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Mino Miale: la forza ‘social’ dell’arte

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“Ogni artista ha potuto esprimersi liberamente e misurarsi con le esperienze che lo circondano”

Nello scorso numero del nostro settimanale, abbiamo raccontato l’iniziativa “10 opere, 10 artisti per 10 giorni”, approdata a Turi grazie all’interessamento di Mino Miale, referente del Club Unesco di Bisceglie, che abbiamo ascoltato per ricostruire la catena virtuosa di interazioni che, per oltre due settimane, ha portato una “ventata d’arte” nelle bacheche social dei turesi.

«L’esposizione internazionale virtuale “10 opere, 10 artisti per 10 giorni” – esordisce Miale – nasce circa cinque anni fa come spazio di incontro e condivisione per gli artisti che, nell’arco di 10 giorni, pubblicano su Facebook una selezione delle proprie opere, invitando altri artisti a partecipare a questa “galleria digitale”».

«L’Unesco – precisa – entra nell’iniziativa attraverso Pina Catino, fotoreporter e presidente del Club di Bisceglie, invitata a partecipare da Angelo Perrini, docente dell’Accademia delle Belle Arti e direttore artistico delle mostre di interscambio tra Puglia e Campania che ogni anno il Club di Bisceglie e quello di Napoli organizzano presso il Museo del Tesoro di San Gennaro. Giacché quest’anno la pandemia ha bloccato gli eventi collettivi in presenza, Pina Catino ha pensato di aderire a questa “esposizione virtuale”, facendola rientrare nel programma del “Decennio Internazionale dell’Avvicinamento delle Culture (2013-2022)”, promosso da Onu e Unesco».

«Tra gli artisti invitati da Pina Catino – prosegue Miale – ci sono io e Luigi Manghisi, uno dei primi pittori di Turi. Per quanto mi riguarda, mi sono chiesto quale taglio poter dare all’iniziativa e ho deciso di orientare gli inviti in modo da coprire ogni sfaccettatura del mondo artistico.

In questa visione, ho coinvolto la prof.ssa Carmela Vittore, con cui abbiamo messo in piedi l’Università della Terza Età. Docente storica della scuola media insieme alla prof.ssa Mirizio, formatasi presso l’Accademia di Brera, la prof.ssa Vittore, originaria di Sammichele, ha presentato dei bellissimi dipinti espressione della civiltà contadina casalina e dei paesaggi bolognesi e milanesi, città dove ha coltivato i suoi studi.

A seguire, ho invitato Carlo Gazzilli, collezionista e restauratore di chitarre elettriche che hanno segnato la storia del rock, che ha rappresentato la cultura musicale degli anni ’70. Pino Violante, corniciaio professionista con una vasta cultura orientale, ha permesso di apprezzare l’arte del bonsai; mentre Piero Bianco, “vetraio-artista” di Putignano che ha lavorato anche a Turi, ha aperto una finestra sul mondo della lavorazione artistica del vetro e della cartapesta.

Un altro invito l’ho riservato a Daniela Angelillo, che ebbi modo di apprezzare in occasione della mostra allestita durante il convegno organizzato dall’Unesco sull’importanza geologica della Grotta di Sant’Oronzo, cui prese parte anche il presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia e il geologo turese Fabio Luparelli. Daniela ha consentito di avventurarsi nella bellezza della scultura e delle installazioni artistiche.

Infine, ho coinvolto l’amico sociologo Pasquale Del Re, maestro del teatro popolare e della poesia in vernacolo; a sua volta, Pasquale ha esteso l’invito ad altri artisti che personalmente non conoscevo e che ho avuto il piacere di scoprire. Del resto, in questa operazione, in cui ogni artista ha potuto esprimersi liberamente e misurarsi con le esperienze che lo circondano, ero animato proprio dall’intento di entrare in contatto con nuovi talenti e nuove voci del panorama culturale. Obiettivo che, con soddisfazione, posso dire di aver conseguito appieno, in linea con i principi del Club Unesco di Bisceglie».

FD

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