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Contest Ole@Photography, Petar nel cuore degli ulivi

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Un like per sostenere lo scatto del nostro concittadino: “Senza il lavoro e la passione degli operai, la Puglia non sarebbe famosa in tutto il mondo per il suo olio”

Precisamente un anno fa, attraverso le nostre colonne, offrivamo supporto ad un giovane concittadino, Fabrizio De Marco, classe ’95, impegnato nel contest fotografico “Uliveto per lo Sport”. Anche grazie al nostro sostegno, la foto di De Marco è poi riuscita a trionfare.

Quest’oggi vogliamo riprovarci con Petar Nikolaev, il quale ad inizio mese ha compiuto i suoi primi 25 anni. Petar è attualmente alle prese con “Ole@Photography”, il contest di “E?AIA Olea Oliva” organizzato da “Ulixes s.c.s.”, Disum (Dipartimento di Studi Umanistici), “Thesis srl”, “Social Lab” al fine di valorizzare il talento di fotografi o amatori e dar loro spazio e visibilità.

“Ole@Photografy – si legge su www.cooperativaulixes.it – è dunque una competizione gratuita, al cui termine sarà selezionata una fotografia che racconti la produzione dell’olio extravergine d’oliva, la raccolta dell’oliva, la tradizione contadina locale. Le fotografie selezionate avranno visibilità sui canali social del progetto “E?AIA Olea Oliva”. L’iniziativa rientra nel progetto triennale “E?AIA OLEA OLIVA. Coltura dell’olivo e cultura dell’olio d’oliva in Terra di Bari – OLEA (Oil Learning Experience in Apulia)”, finanziato dal ‘F.S.C. 2014/2020 UE – Patto per la Puglia’ e all’interno del progetto Polibris. Le fotografie selezionate da una commissione di qualità saranno pubblicate sui canali social per la votazione che dichiarerà il vincitore ufficiale. Il vincitore del contest riceverà un’oliera in Malta di Geris realizzata dall’artista Maria Pierno”.

IL PROTAGONISTA

Come facilmente si può intuire dal suo cognome, le origini di Petar Nikolaev non sono italiane: “Sono nato in Bulgaria. Lì ho vissuto la mia infanzia. Tuttavia, da circa 15 anni risiedo a Turi”.

Prima di parlare del contest fotografico, potresti dirci da quanto tempo lavori nel settore agricolo?

«Nonostante il mio diploma di scuola alberghiera, 9 anni fa mi sono avvicinato al mondo della campagna, iniziando a dedicarmi ai primi lavoretti estivi, per lo più raccolta delle ciliegie ed “acinino”. Da 6-7 anni a questa parte ho intensificato la mia attività in campagna, avendo terminato la scuola. E così ho potuto ampliare la gamma di lavori che sono capace di svolgere in questo settore: dalle ciliegie e l’acinellatura sono passato a cimentarmi nella vendemmia, nella raccolta delle olive, delle albicocche; vari lavori sui tendoni da uva (sfrascatura, posa dei teli, pulizia dell’uva, posa dei pali di sostegno, ecc.) e nei frutteti (raccolta di rami e legna, macinazione delle pietre, aiuto innestatore, ecc.)».

UN LEGAME LUNGO MILLENNI

Cosa ti ha spinto a partecipare al contest fotografico?

«Ho saputo di questo contest e sono stato indirizzato da una mia amica insegnante di grafica e pubblicità la quale, conoscendo la mia passione per la campagna, la natura in generale, l’arte e la fotografia, ha pensato bene di consigliarmi la partecipazione, fornendomi il suo aiuto e le sue competenze per l’editing della foto da mandare al concorso».

Petar Nikolaev, infatti, è anche un prolifico realizzatore di piccole opere d’arte in cui unisce il collage alle tecniche dell’Op Art; sperando di aver presto la possibilità di approfondire questo aspetto artistico del nostro intervistato, torniamo a parlare del contest.

Dov’è stata scattata la fotografia?

«Nelle campagne ubicate tra Putignano e Turi durante la raccolta delle olive di fine novembre scorso».

Cos’hai voluto comunicare con questo scatto?

«Ho voluto trasmettere la componente umana, essenziale per arrivare all’olio d’oliva; il legame tra gli ulivi e l’uomo, il quale ha saputo nei millenni coltivarli, addomesticarli, e trasformarne i frutti in un preziosissimo olio. In sintesi, volevo che attraverso lo scatto risaltasse anche il lavoro e la passione che danno vita all’oro pugliese, noto come olio extravergine; tramite quest’ultimo, la Puglia è famosa in tutto il mondo: di certo non sarebbe così se non ci fosse il lavoro degli operai nelle nostre campagne».

L’amore che Petar nutre per la nostra terra è viscerale, essendo essa ancora oggi votata per la maggior parte all’agricoltura, sua fonte di sostentamento e passione; la vita di campagna, a stretto contatto con la natura, rappresenta per il nostro intervistato una dimensione da valorizzare: «Per me l’agricoltura è uno dei pilastri strutturali della nostra società; oggigiorno, spesso, dimentichiamo che tutto il nostro cibo e i prodotti alimentari certamente sono stati coltivati da qualche parte per arrivare a noi. Spesso il lavoro nei campi viene visto come poco dignitoso e disprezzato ma senza quest’ultimo gli esseri umani sarebbero ancora oggi cacciatori e raccoglitori di frutti selvatici: chissà quale direzione avrebbe preso la nostra specie se non avesse concepito l’agricoltura!».

PER VOTARE LA FOTO

La votazione, tramite like, è valida solo sul post della pagina ufficiale del E?AIA OLEA OLIVA in cui appare la foto. Vincerà chi avrà ottenuto più like entro le ore 10.00 di lunedì 1° marzo.

CAPACITÀ E VOLONTÀ

Giovani turesi e agricoltura: un tuo pensiero a tal proposito?

«Come appena detto, il lavoro nei campi spesso viene visto come di poco valore. Sempre meno ragazzi decidono di dedicarsi all’agricoltura, ma è un lavoro dignitoso come gli altri. Anzi, a differenza di tanti altri impieghi, in questo periodo di crisi economica e sanitaria il lavoro nei campi non si è fermato. Il nostro territorio turese, ricco di terre coltivate, potrebbe essere attualmente un’opportunità da non sottovalutare per i giovani. Certo, il lavoro nei campi non si distingue per essere tra i più leggeri ma, se si hanno capacità e volontà, permette di vivere e guadagnare».

LEONARDO FLORIO

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