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Siglato l’accordo tra CNR e “Cuore della Puglia”

ciliegie

Saranno studiate le proprietà salutistiche delle nostre ciliegie, valorizzando i territori e i prodotti agroalimentari della Murgia barese

L’Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr Nanotec) e l’associazione “Cuore della Puglia” – che raggruppa dieci Comuni della Città Metropolitana di Bari, tra cui Turi – hanno siglato un importante accordo di collaborazione nell’ambito delle attività promosse dal Tecnopolo per la Medicina di Precisione (TecnoMed Puglia) sul tema “cibo e salute”.

La ricerca scientifica mira a stabilire gli effetti sulla salute dell’uomo dei principali principi attivi presenti in alcuni prodotti agroalimentari del territorio murgiano, a partire dalle ciliegie di Turi. Il tutto avvalendosi di sistemi in vitro che non richiedono sperimentazione animale: tali sistemi, detti Organi-su-chip, ricostruiscono modelli semplificati di organi umani a partire dalle cellule del paziente, offrendo dunque la possibilità di condurre test altamente specifici per il paziente stesso, secondo l’approccio più moderno della medicina di precisione e della medicina personalizzata.

«L’obiettivo dell’attività di ricerca – ha spiegato il direttore di Nanotec Giuseppe Gigli – è l’identificazione dei composti nutraceutici presenti nei prodotti della filiera agricola dei Comuni dell’Associazione ‘Cuore della Puglia’, con particolare riferimento al contenuto di polifenoli, ossia le molecole di origine organica vegetale che sappiamo poter avere proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche ed antivirali».

«Intravediamo – ha commentato il sindaco Davide Carlucci, presidente di “Cuore della Puglia” – l’indiscutibile possibilità di creare opportunità di crescita culturale ed economica, di promuovere la diffusione dei saperi, favorire il benessere, la salute dei cittadini e lo sviluppo ecosostenibile, coniugando l’impiego e la sperimentazione di nuove tecnologie con la valorizzazione dei prodotti agroalimentari che costituiscono la primaria ricchezza del nostro territorio.

Parliamo delle ciliegie di Turi, della cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, delle farine da grani antichi di Altamura, dell’olio, delle mandorle, dei ceci neri e della canapa su cui è fondata l’economia della Murgia barese. Mettendo a frutto le competenze generate dalle attività di ricerca che intendiamo sostenere, crediamo fortemente che questa proficua collaborazione possa incoraggiare anche lo sviluppo di nuove strategie produttive e la creazione di nuove opportunità di lavoro».

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