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Cultura

“Anche a Turi è soffiato il vento della cultura”

de carolis

Il bilancio dell’assessore Teresa De Carolis: “Abbiamo finalmente riempito le piazze, creando un connubio vincente tra pubblico e privato”

Con la serata del 23 agosto 2020, è terminata “l’estate turese”, che abbiamo voluto chiamare, non a caso, “eVenti d’Estate”, a voler sottolineare il fatto che finalmente anche a Turi dal 16 luglio 2020 è soffiato quel vento di cultura che forse nessuno alla vigilia immaginava che potesse soffiare o che si potesse organizzare.

Sono orgogliosa di affermare che nessuno si è mai spinto lontano, anche nei paesi limitrofi l’estate è stata allietata da eventi sparsi in alcune giornate, ma spalmate in un periodo così lungo non credo che ce ne siano state.

Alla vigilia, con la Proloco – che ha fatto da capofila, insieme a tanti liberi turesi che in piena autonomia hanno deciso di contribuire con il loro aiuto – sembrava una impresa impossibile da realizzare, anche perché, strada facendo, le risorse diventavano sempre più esigue; la montagna che avevano deciso di scalare, ad un certo punto, appariva sempre più alta e i mezzi per arrampicarci sempre più esigui. Quando ad un certo punto lo sconcerto e lo sconforto sembravano poter prendere piede, in aiuto sono arrivati gli sponsor da me cercati che, senza battere ciglio, con il sorriso, con la nostra stessa voglia di fare, ci hanno dato la mano decisiva e con quella abbiamo potuto raggiungere la vetta ed issare il vessillo del nostro comune, gridare la nostra voglia di fare e operare per il bene della nostra comunità, voler regalare ai nostri concittadini serate di allegria e spensieratezza dopo un periodo difficile legato al lockdown.

Sono stati stilati piani di sicurezza che prevedessero il distanziamento e il contingentamento. Abbiamo finalmente riempito le piazze ed è come se il nostro bello e amato paese si fosse colorato dei colori del riscatto e della voglia di andare avanti, anche se questo ha comportato il dover indossare la mascherina. Certo, non potevamo prevedere un simile successo, questo ha creato qualche problema di approvvigionamento e di posizionamento di sedie di cui la scrivente non poteva fare da controllore, anche perché insieme ai consiglieri Onofrio Resta, Lilli Susca, Sergio Spinelli, siamo rimasti in piedi per tutta la serata. Ma gli spazi per i quali era stato stilato il piano di sicurezza erano quelli e non si potevano modificare.

Abbiamo ammirato teatro, spettacoli musicali, le tre sfilate di moda; tutti gli attori di questa kermesse si sono esibiti gratuitamente e, consentitemi, questo mi inorgoglisce come assessore e sento di poter dire che probabilmente non basterebbero due vite per ringraziarli tutti.

Gli sponsor sono stati determinanti, senza il loro aiuto, apporto e supporto questi eventi non si sarebbero potuti realizzare. A chi afferma che l’assessore alla cultura abbia abdicato, rispondo che la scrivente, a testa alta e con la schiena dritta, si è recata di persona da essi spiegando il progetto e ricevendo la condivisione del medesimo, l’invito ad andare avanti e attestazioni di stima. Altro che abdicare. Il tutto senza proclami, senza frastuono, senza suoni di tromba. Consapevole che quando una persona gode della stima della gente, che non la trovi nell’uovo di Pasqua, non la compri al supermercato, ma è qualcosa di più profondo, che ti riviene dalla educazione ricevuta, niente ti è precluso.

È stato bello vedere ogni sera piazza Pertini e piazza Colapietro gremite, avvertivo a pelle l’entusiasmo, la voglia di uscire, il darsi appuntamento proprio lì dove tutto doveva andare in onda. Ringrazio tutti i miei concittadini che con la loro presenza hanno voluto mandare messaggi di approvazione, condivisione, accettazione. Ringrazio i colleghi di maggioranza che con la loro presenza hanno voluto manifestare la loro vicinanza, ringrazio quelli che non hanno mai partecipato e che terrò impressi nella mia mente, ringrazio i colleghi della minoranza che hanno raccolto il mio invito, per me è importante che in talune circostanze si vada oltre gli schieramenti, oltre le casacche, oltre i colori politici: per il bene comune.

Piazze vuote somigliano a fonti senza acqua, noi queste fonti le abbiamo riempite e ci siamo abbeverati alla freschezza delle loro acque: l’acqua del sapere, della cultura che dovrà sempre sgorgare per dare vitalità alla nostra comunità. Aver creato un connubio tra pubblico e privato è stato per me un esperimento grandioso. Questo significa che tutti insieme, dal primo all’ultimo, senza servi né servitori, possiamo scrivere pagine importanti ed essere finalmente protagonisti.

FESTA PATRONALE NEL SEGNO DELLA FEDE

Per quanto attiene la festa patronale, quest’anno purtroppo abbiamo dovuto assistere ad un ridimensionamento dei festeggiamenti a causa delle famose regole dettate dal comitato tecnico-scientifico. Anche se non abbiamo potuto tenere la testa all’insù nel gustarci lo spettacolo delle luci delle luminarie, ammirare la grandiosità della mongolfiera, la maestosità del carro trionfale e le musiche dei concerti bandistici che sfilavano per le vie del paese. Abbiamo potuto immergerci in una dimensione diversa intrisa di una religiosità pura, Sant’Oronzo ci ha fatto riscoprire la voglia di pregare, io giovane turese non avrei mai immaginato di vivere una circostanza così intensa da un punto di vista spirituale. È come se d’incanto avessimo acceso dei led e ascoltato le note armoniose provenienti dai nostri cuori. Continuiamo questo percorso di fede, consapevoli che Sant’Oronzo non abbandonerà mai i suoi figli turesi e con la preghiera riusciremo a vincere anche questa battaglia.

Assessore Teresa De Carolis

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