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Variazioni di Bilancio approvate a maggioranza

L'assessore Graziano Gigantelli

Ci sono ancora 37 mila euro per i “buoni spesa”. Altri 30 mila euro sono arrivati dalla Regione per il pagamento delle utenze domestiche

Approvati all’unanimità i verbali delle sedute precedenti, i lavori del Consiglio comunale iniziano con la ratifica delle due variazioni di Bilancio, adottate dalla Giunta per attuare le misure urgenti di solidarietà alimentare all’indomani dell’emergenza Coronavirus.

Come esposto dall’assessore Gigantelli, con la prima variazione sono stati recepiti i 102.271,06 euro assegnati dal Governo, impiegati per istituire i noti “buoni spesa”. Dal parziale rendiconto fornito dall’assessore, si ricava che nella prima tranche di aprile sono state accolte 147 domande per un importo di 40.300 euro; nella seconda, quella di maggio, le domande ammesse sono state 54 a fronte di 13.000 euro erogati; infine, l’ultima tranche, alla data del 28 giugno, vede 35 domande accolte e 11 respinte, con un impegno di spesa pari a 11.800 euro. Dunque, al netto dei buoni già erogati, sono disponibili ancora poco più di 37 mila euro.

Inoltre, sempre con la prima variazione, l’Ente ha istituito il conto corrente comunale dedicato all’emergenza Covid-19, «ricevendo erogazioni liberali da parte di privati cittadini e imprese per un importo di 3.768 euro, cui va aggiunto l’importo della raccolta fondi della Sagra “Express”, arrivando a una cifra complessiva di circa 6 mila euro. Anche tali somme saranno utilizzate per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità».

La seconda variazione di Bilancio, risalente al 5 maggio, si è resa necessaria all’indomani dello stanziamento in favore del Comune di Turi di fondi statali e regionali per l’emergenza Covid-19. «Nello specifico – illustra Gigantelli – 6.239,28 euro sono stati assegnati dallo Stato per finanziare spese di sanificazione e disinfezione degli uffici, degli ambienti e dei mezzi comunali; sempre dallo Stato sono giunti 1.428,93 euro quale contributo per l’erogazione dei compensi per le maggiori prestazioni di lavoro straordinario e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale a favore del personale della Polizia Locale. 36.278,02 euro, infine, sono stati assegnati dalla Regione Puglia ed impiegati in accordo con il Settore Servizi Sociali per il pagamento delle utenze domestiche dei nuclei familiari in condizioni di maggiore fragilità».

«Dalla Regione sono arrivati altri 30 mila euro – aggiunge il sindaco Resta – e saranno oggetto di apposita delibera di Giunta».

Tempi e opportunità

Il consigliere di minoranza Sergio Spinelli fa notare che si è superato il termine dei 60 giorni previsto per l’approvazione in Consiglio delle variazioni di Bilancio: «Stiamo ratificando a consuntivo, avendo già una rendicontazione parziale; io avrei cercato di convocare un Consiglio nei tempi utili anche per poter discutere il tema».

Il Segretario comunale in prima battuta e il sindaco subito dopo chiariscono che «non è stato fatto nulla contro legge, ci si è avvalsi delle proroghe previste e ogni passaggio è stato concordato con Prefetto e Anci». «In piena fase emergenziale – stigmatizza Tina Resta – non ci è sembrato opportuno convocare un Consiglio comunale per ratificare due variazioni di Bilancio che non riguardavano “cifre ballerine”, ovvero soldi spostati da un capitolo all’altro, ma semplicemente la presa d’atto di fondi statali e regionali recepiti dall’Ente per adottare con immediatezza le misure di sostegno ai cittadini in difficoltà».

«Spinelli ha ragione – interviene il capogruppo di maggioranza Onofrio Resta – ma questo ritardo ha permesso di avere un quadro chiaro dei fondi utilizzati. Da questa prima rendicontazione, apprendiamo che ci sono ancora dei soldi disponibili ed è importante che la cittadinanza lo sappia. C’è ancora la possibilità per le famiglie bisognose di usufruire di queste somme che non devono rimanere nel futuro avanzo di amministrazione, come accaduto per i contributi per i fitti».

Entrambe le variazioni sono approvate con i soli voti della maggioranza.

FD

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