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Un anno di Amministrazione “senza infamia e senza lode”

Zaccheo

Giannalisa Zaccheo: “Oltre all’ordinaria amministrazione si è fatto poco o nulla”

Passando in rassegna i “cardini” su cui poggia il programma dell’Amministrazione, il giudizio del consigliere Giannalisa Zaccheo sui primi dodici mesi di governo cittadino è fermamente critico. Il Project Financing per la pubblica illuminazione presenta “grandi perplessità in termini di efficienza, economicità ed efficacia”; per il cimitero “niente di nuovo sotto al sole” e quanto al problema della carenza di personale si sta procedendo “con provvedimenti sporadici e temporanei, abusando dell’istituto delle nomine a tempo determinato”. Infine, sul decoro urbano si preferisce “stendere un velo pietoso, lo stato in cui versa questo paese parla da sé”.

Neanche il sindaco esce indenne dall’analisi del capogruppo del Gruppo Misto, che sottolinea varie “pecche” che avrebbero intaccato le due sfere di competenza del primo cittadino, ovvero la delega all’Urbanistica e la Presidenza del Consiglio. Se l’Ufficio Tecnico appare “un porto delle nebbie”, secondo l’avvocato Zaccheo si fa sempre più fatica a vedere rispettato lo Statuto comunale e il Regolamento del Consiglio, tanto da dover ricorrere a Prefetto e Procure competenti per tutelare le prerogative dei consiglieri.

Dopo alcune interessanti considerazioni in merito all’esposto presentato dal geometra Camposeo, che ha riacceso i riflettori sulle lacune storiche dell’Area Tecnica, la chiacchierata si conclude con un commento sulla Sagra della Ciliegia Ferrovia, presentata in versione “Express” per superare le limitazioni del Covid. Iniziativa che il consigliere d’opposizione giudica favorevolmente, rivolgendo il proprio plauso agli organizzatori, anche se rileva alcune “sbavature” dal punto di vista amministrativo su cui attende chiarimenti.

Come giudica i risultati di questo primo anno di Amministrazione?

«In tutta sincerità, il primo giudizio che mi sento di esternare è che abbiamo vissuto un anno di Amministrazione “senza infamia e senza lode”, per essere generosa, perché, invero, ci sono state molte “pecche” che intaccano la sfera delle competenze del sindaco, quale titolare della delega all’Urbanistica e all’Assetto del Territorio e quale Presidente del Consiglio.

Rispetto alle competenze relative alle deleghe del sindaco, ormai è noto a tutti che l’Ufficio Tecnico del Comune appare sempre più un “porto delle nebbie” che altro. Della serie: “Lasciate ogni speranza voi che entrate”. Come Presidente del Consiglio, che dire? Ormai per vedere rispettato il Regolamento del Consiglio, lo Statuto e il Testo Unico, a tutela delle prerogative dei singoli consiglieri e del Consiglio, mi sono ridotta a fare esposti direttamente alla Prefettura e alle varie Procure.

In merito all’Amministrazione in generale, oltre all’ordinaria amministrazione si è fatto poco o nulla. Escluso i lavori eseguiti sull’asfalto di alcune strade, per tappare le solite buche e le potature di qualche siepe, ai quali all’inizio del mandato si è data tanta enfasi mediatica, in giro non si vede altro. Sono stati annunciati interventi nell’ambito di opere pubbliche che saranno resi possibili grazie a finanziamenti europei e regionali intercettati da chi ha preceduto questa Amministrazione e che, se non avessimo svolto un’azione di controllo come opposizione, molti li avremmo anche persi, come di fatto è successo per alcuni finanziamenti destinati alle scuole».

I cardini del programma

«Ricordiamoci che i punti cardini del programma amministrativo di questa maggioranza sono: illuminazione pubblica, cimitero, personale e decoro urbano. Rispetto al primo hanno preannunciato un Project Financing della durata di 25 anni e del valore di svariati milioni di euro sul quale come consigliere

comunale di opposizione ho espresso grandi perplessità in termini di efficienza, economicità ed efficacia. Personalmente trovo l’operazione molto rischiosa, ma su questo punto farò le opportune verifiche a tempo debito, perché sono dell’opinione che ci siano delle alternative molto valide; per il cimitero si è deciso di accedere ad un mutuo, e quindi, niente di nuovo sotto al sole. Chiunque sarebbe stato capace di procedere in tal senso.

Per il personale si sta procedendo senza il coraggio di affrontare il problema della carenza di organico con un piano strutturale, ma con provvedimenti sporadici e temporanei, abusando dell’istituto delle nomine a tempo determinato, ex art. 110 TUEL, per i responsabili dei vari Settori. Anzi, dirò di più, ormai è chiaro che il sindaco intenzionalmente ricorre alla nomina per avviso pubblico a tempo determinato, perché in questo modo può – senza operare contra legem – eludere i principi di legge sull’accesso alla pubblica amministrazione per pubblico concorso, e garantirsi, così, un entourage di gente “fidata” scelta da lei con il criterio della “discrezionalità” (tra l’altro mai adeguatamente motivata, come prescrive il nostro regolamento).

Il quadro si completa con il decreto con il quale il sindaco ha nominato il componente unico dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV). Tale nomina fu già oggetto di una mia interrogazione lo scorso autunno e per la quale ricevetti una risposta in Consiglio comunale dall’Assessore Laera a dir poco inconsistente, tanto che mi appresto a segnalarne all’Autorità competente l’illegittimità, affinché si proceda al suo annullamento in autotutela.

Sul decoro urbano, stendo un velo pietoso… lo stato in cui versa questo paese parla da sé».

 

Apprendiamo che ha protocollato un’interpellanza sull’esposto presentato dal geometra Camposeo. Può anticiparci i contenuti?

«L’esposto del geometra Camposeo, a mio avviso, è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità del sindaco a svolgere le funzioni di capo dell’Amministrazione, di capo del Personale, e di titolare della delega all’Urbanistica.

Da quanto emerge dall’esposto, si evince che ci si troverebbe dinanzi ad una diversa lettura delle norme di legge e regolamenti in materia edilizia ed urbanistica, da parte del geometra Camposeo e del Caposettore, architetto Del Rosso. La divergenza di vedute dei due tecnici appartenenti allo stesso Settore comunale trae origine da un procedimento penale che ha interessato alcuni cittadini di Turi che, però, sono stati prosciolti per decorrenza dei termini. Ebbene, occorre precisare che in questo caso il proscioglimento non fa venir meno la responsabilità amministrativa di un eventuale illecito edilizio ed urbanistico.

Pertanto, sembra di capire, che a suo tempo il geometra Camposeo chiese espressamente all’architetto Del Rosso di verificare la sussistenza di tali illeciti amministrativi, nonostante il decreto di proscioglimento per decorrenza dei termini. Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico depositò una relazione con la quale escludeva tali problematiche, fornendo motivazioni giuridiche. Evidentemente la risposta fornita dal Caposettore non ha convinto il geometra Camposeo, non solo da un punto giuridico, ma anche per le modalità con le quali fu eseguito il sopralluogo disposto dall’architetto.

Orbene, poiché, però dall’esposto del geometra e dagli allegati allo stesso, emerge che le perplessità di Camposeo traggono origine proprio dal decreto di archiviazione per decorrenza dei termini a firma del P.M. della Procura della Repubblica (che espressamente elenca gli illeciti edilizi ed urbanistici riscontrati), questo differente punto di vista da parte dei due tecnici non può essere sottovalutato. Né tantomeno può essere derubricata quale “incompatibilità ambientale” tra due dipendenti dello stesso ufficio, come paventano taluni, quasi a sollecitare il sindaco ad adottare provvedimenti su una diversa collocazione dei due dipendenti. In che modo? Sarebbe da chiedersi: mandar via l’architetto nominato dal sindaco o spostare dal suo ufficio il geometra? Tra l’altro per parlarsi di incompatibilità ambientale giuridicamente ci devono essere dei presupposti che, a lume di naso, non credo sussistano. Piuttosto, corre l’obbligo di evidenziare che la legge tutela il dipendente pubblico che segnala illeciti, il quale non può essere oggetto di alcun provvedimento tanto di natura disciplinare, quanto di natura “organizzativa”.

Per questi motivi, un bravo sindaco, all’altezza del ruolo che ricopre quale responsabile del Personale, stante la gravità dei fatti, avrebbe dovuto convocare i due tecnici, metterli a confronto, stemperare il più possibile gli animi accesi (che in questi casi sono fisiologici), ed eventualmente sentire il parere di un tecnico terzo e super partes, per capire le ragioni di entrambi, evitando di metterli uno contro l’altro.

Ora, per tornare alla mia interrogazione/interpellanza, considerato che nel documento vi sono anche pesanti accuse tanto nei confronti di tutti i responsabili del settore urbanistico che si sono avvicendati nel tempo nell’esaminare la pratica in oggetto, quanto degli amministratori alle cariche elettive che negli anni hanno avuto la funzione di controllo sul predetto ufficio, ho chiesto al sindaco se corrispondono al vero alcuni fatti denunciati nell’esposto del geometra Camposeo e se intende accogliere le sue istanze. Se non intende accoglierne nessuna o intende accoglierne solo alcune, ne chiedo i motivi».

 

Si è conclusa l’esperienza della “Sagra Express”. La sua opinione?

«Rispetto a questa iniziativa, nel merito, non posso che esprimere un’opinione favorevole. Tutti i ragazzi che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione meritano un particolare ringraziamento. Le buone intenzioni e la buona volontà vanno sempre premiati.

Da un punto di vista, come dire, amministrativo, è innegabile che ci sono state delle “sbavature”. Come è possibile iniziare la campagna pubblicitaria dell’evento patrocinato e sponsorizzato dal Comune prima ancora dell’esistenza della deliberazione di Giunta, come di fatto è accaduto?

Devo dire che anche sotto il profilo della trasparenza il progetto, al momento, presenta delle opacità. Non si è compreso, infatti, come sono stati regolamentati l’approvvigionamento delle ciliegie e la relativa “vendita”, di cui non vi è traccia nelle voci di entrata e uscita. Come si potrà documentare la quantità del prodotto distribuito. Si è trattata di una vendita il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza, ovvero di una raccolta fondi? In entrambi i casi il Comune e le Associazioni interessate hanno rispettato tutte le disposizioni di legge? Al momento non è dato sapere. Mi aspetto che sia le associazioni che il sindaco forniscano in Consiglio tutte le precisazioni del caso insieme ad una dettagliata rendicontazione con le puntuali voci di costi e ricavi».

FD

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