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“Donare sangue, un atto di generosità costante”

fidas borracce

Un gadget ecologico per ringraziare i donatori. L’appello del presidente della Fidas Turi: “Si può e si deve fare di più”

In questo periodo inedito che ci ha portato a riscoprire il grande valore della solidarietà, grande attenzione va data ad una delle più nobili e longeve forme di solidarietà che contraddistingue la nostra società. Ne abbiamo parlato con Michele Troiano, presidente della sezione turese della Fidas.

Quali sono le nuove modalità per donare?

«Anche durante il periodo di quarantena le donazioni non si sono mai fermate, in quanto costituiscono esigenze primarie di assistenza sanitaria; con la caduta dei vincoli di spostamento tra i paesi è ora possibile donare, oltre che presso l’Ospedale di Putignano, anche presso l’Ospedale “San Giacomo” di Monopoli e l’Ospedale Miulli di Acquaviva.

È possibile donare dal lunedì al sabato; tuttavia è consigliabile prenotare la donazione per evitare assembramenti o viaggi a vuoto, dal momento che le norme anti-Covid impongono un limite di donazioni giornaliero. Ovviamente il tutto deve avvenire nel rispetto delle comuni norme di prevenzione, tra cui l’utilizzo della mascherina».

Perché è importante donare, specialmente in questo periodo?

«Il sangue costituisce un bene primario e insostituibile, assolutamente necessario nei Pronto Soccorso e nelle sale operatorie. Per questo donare il sangue e anche il plasma non deve essere un evento estemporaneo legato ad una emozione del momento, bensì un atto di generosità costante. Ci stiamo inoltre avvicinando all’estate che da sempre costituisce, al pari delle festività natalizie, un periodo critico per le scorte di sangue e plasma, a causa del numero più elevato di incidenti stradali conseguenti ad una più alta mobilità.

Per incentivare le donazioni abbiamo pensato ad un piccolo gadget come ringraziamento per tutti coloro che effettueranno una donazione nei mesi di giugno, luglio e agosto: basterà contattare la Fidas Turi al numero 3479757418 per ricevere una borraccia in metallo targata Fidas, una scelta ecologica che punta a ridurre l’utilizzo della plastica».

Turi è un grande donatore?

«Purtroppo, no. Negli ultimi anni ci siamo attestati sulle 340 – 350 sacche di sangue raccolte per anno. Ovviamente ringrazio di cuore tutti i donatori turesi, ma innegabilmente si può e si deve fare di più.

A sfavore della diffusione di questa pratica gioca sicuramente la mancanza di un punto di raccolta fisso sul territorio, che obbliga quindi i cittadini turesi a recarsi nelle strutture trasfusionali di altri comuni. Tuttavia, grazie alla disponibilità della struttura Fisiodecamed, siamo anche in grado di offrire la possibilità di donare a Turi in alcune date; il prossimo appuntamento cade da calendario il 4 luglio, ma la data non è ancora certa.

Un altro grande problema è costituito dalla mancanza della cultura della donazione tra i cittadini più giovani, i più indicati per effettuare donazioni. Con cadenza annuale o biennale teniamo presso l’istituto Pertini degli incontri rivolti agli studenti maggiorenni in cui spieghiamo perché donare è un dovere etico e civile e sfatiamo la credenza secondo la quale donare faccia male alla salute o sia pericoloso. Purtroppo, Turi ha un solo istituto superiore, frequentato in buona parte da studenti dei paesi limitrofi, quindi la nostra azione non può che risultare marginale. In occasione del trentesimo anniversario dalla fondazione della sezione Fidas di Turi che cade quest’anno, terremo altre iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così importante, essenziale per il bene della nostra comunità».

Damiano Barbieri

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