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Cronaca

Solidarietà e controlli incessanti dei Carabinieri

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I due volti della stessa medaglia: l’impegno in difesa dei cittadini

Ad un mese dall’inizio della pandemia, mentre si inizia timidamente a parlare di “fase due”, i Carabinieri della Stazione di Turi non abbassano la guardia e, rischiando quotidianamente la propria incolumità, continuano incessanti a pattugliare il territorio. La priorità è vigilare affinché vengano rispettate le misure ministeriali per il contenimento della diffusione del Coronavirus.

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Controlli che sono strutturati anche in sinergia con altri nuclei dell’Arma, come avvenuto nella mattinata di mercoledì 15 aprile, quando in Largo Marchesale la pattuglia dei nostri Carabinieri è stata affiancata da quella del Nucleo Forestale.

Il lavoro dei militari non si è fermato neanche nei giorni di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo: una doppia pattuglia ha monitorato il paese, presidiando gli ingressi e verificando che non ci fossero assembramenti in campagna per la classica “grigliata di Pasquetta”. Il resoconto dei due giorni di intensa attività è rassicurante: sono state elevate solo due multe nei confronti di altrettanti ragazzi, sorpresi, nella mattinata di lunedì 13, a girare in auto per le vie cittadine senza un giustificato motivo. Per loro è scattata la sanzione “maggiorata” pari a 533,33 euro, poiché l’inosservanza delle restrizioni sugli spostamenti è stata compiuta mediante l’utilizzo di un veicolo.

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Volendo fare un bilancio sommario di questo primo mese di emergenza, a fronte delle numerose verifiche su cittadini e automobilisti, le sanzioni elevate dai Carabinieri sono pressappoco 40, corrispondenti a circa 2mila euro. Tuttavia, oltre all’intransigenza su chi incoscientemente mette a rischio la propria e l’altrui salute, esiste anche l’altra faccia della medaglia, di pari rilevanza e finalità. Ci riferiamo alla vicinanza dei militari alle famiglie maggiormente esposte alle conseguenze socio-economiche dell’emergenza sanitaria. Che si tratti di una telefonata per rincuorare gli anziani che vivono soli, di un aiuto per superare le difficoltà quotidiane o di fornire indicazioni utili su come ottenere generi di prima necessità, i Carabinieri non si tirano indietro, interpretando nel modo più nobile il senso del “servizio per la collettività” e offrendo un ulteriore contributo di concreta solidarietà.

In ultimo, continuiamo a ribadire che è consentito uscire di casa solo per andare a lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità (come ad esempio la spesa alimentare o l’acquisto di farmaci, da effettuarsi nei punti vendita più vicini al proprio domicilio). Le motivazioni dello spostamento vanno esplicitate tramite autocertificazione, che può essere compilata al momento del controllo da parte delle Forze dell’Ordine, dotate degli appositi moduli. La veridicità delle dichiarazioni rese viene successivamente verificata: qualora quanto dichiarato non corrisponde a verità, si incorre nella violazione dell’art. 795 del Codice Penale (dichiarazioni mendaci), punibile con la reclusione da 1 a 6 anni.

Fabio D’Aprile

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