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Istituto ‘Pertini – Anelli’: “Panta rei’, tutto scorre

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Una cinebiblioteca sulla Shoah, una commedia allegorica sul bullismo, un concorso di informatica ambizioso e i primi test per degli Open Day “alternativi”

Dovessimo riassumere con un’immagine ciò che sta accadendo all’IISS “Pertini – Anelli” di Turi e Castellana Grotte, probabilmente parleremmo di un fiume in piena, in grado di rendere fertile con le sue esondazioni di idee gli studenti che, ancora una volta, hanno continuamente occasioni per diventare sempre più attori protagonisti della propria vita scolastica.

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Al di là delle metafore, riassumere le attività offerte ai giovani studenti è davvero impresa ardua; non possiamo però non documentarne alcune, tra le più importanti, come ad esempio quelle relative alla memoria e la Shoah: “La nostra scuola – racconta la dirigente dott.ssa Giuseppina Caldararo – si occupa da anni di questo argomento, grazie anche all’impegno dell’ex vicepreside Prof. Osvaldo Buonaccino, il quale, il 27 gennaio di ogni anno, ha intervistato e fatto conoscere ai ragazzi alcuni sopravvissuti ai campi di concentramento. Parallelamente organizzava per gli studenti un viaggio a Cracovia, impegno che intendo mantenere anche durante la mia dirigenza. Attualmente stiamo pensando inoltre di creare una piccola cinebiblioteca che raccolga locandine, foto dei viaggi fatti ad Auschwitz e tutto il materiale video relativo agli ebrei ospitati in passato all’interno della scuola per riportare la propria testimonianza. Adesso siamo in fase di ricerca del materiale e configurazione vera e propria di questo piccolo ma importante angolo dedicato alla memoria. Stiamo inoltre pensando di scrivere una lettera alla senatrice Liliana Segre per darle il nostro supporto morale e farle comprendere che ci sono realtà scolastiche come la nostra che guardano al fenomeno della discriminazione e dell’odio con sensibilità e solidarietà anche nei suoi confronti. L’ideale sarebbe riuscire ad invitarla qui a scuola, pur prevedendo alcune difficoltà in tal senso, perché parliamo di una senatrice”.

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Mercoledì 11 dicembre, invece, si è tenuto l’incontro formativo sul progetto “LetsApp for Tomorrow” a cura della Dott.ssa Maria Antonietta Ciccone, esperta Samsung, destinato nello specifico agli studenti di tutte le classi seconde, della 3^ B e 4^B SIA.

Di cosa si tratta?

“Questo progetto, organizzato in collaborazione con Samsung ed il MIUR, conduce i ragazzi ad un concorso e ad un obiettivo: l’apprendimento di nuove prospettive ed usi del digitale attraverso cui i nostri studenti saranno invogliati a creare delle app che possano avere un risvolto sociale ed economico. La premiazione del concorso è prevista per l’EXPO 2020 ed i vincitori avranno la possibilità di andare a Dubai. I concorsi precedenti hanno visto vincitori italiani a Novara: per il terzo anno questo progetto viene attuato in Italia mentre, quest’anno, per la prima volta sarà presente anche il nostro istituto”.

Qual è stato dunque il ruolo della dott.ssa Ciccone?

“La Ciccone ha illustrato ai ragazzi in cosa consiste il concorso ed il suo obiettivo finale. Nella creazione delle varie app, i nostri studenti saranno seguiti da alcuni esponenti della Samsung e dai docenti d’informatica della scuola. Dal secondo quadrimestre si inizierà a fare sul serio. Le nuove tecnologie – conclude – possono avere un ruolo fondamentale nel rispondere ai bisogni concreti della nostra società”.

E quindi, tra il passato prossimo – piuttosto che remoto – della Shoah ed un futuro altrettanto prossimo – anzi già presente – di quelle app in grado di cambiare la vita dell’uomo, arriviamo agli ultimi giorni di lezione del 2019: “Sabato 21 è prevista una manifestazione sul bullismo. Nell’ottica della cultura alla legalità abbiamo prima incontrato Gherardo Colombo, poi abbiamo seguito un convegno al Consoli – Pinto di Castellana ed adesso affrontiamo i temi del bullismo e del cyberbullismo. Nella mattinata di sabato andrà in scena una commedia allegorica, per sorridere e riflettere su questi fenomeni, scritta dal docente di Diritto Prof. Nicola Palasciano. A calcare il palco saranno direttamente i ragazzi. La commedia è in due atti: nella prima parte si verifica la dinamica in sé del bullo in classe, mentre nel secondo atto si passa al tribunale, dove il ragazzino viene giudicato e gli viene riconosciuta la pena di dover fare recupero sociale a scuola aiutando i più deboli. Durante la giornata interverranno molte personalità di spicco, tra cui due magistrati della sezione penale del Tribunale di Taranto, grazie ai quali vogliamo far riflettere i nostri ragazzi sulle conseguenze civili e penali che possono sopraggiungere a causa di comportamenti tipici del bullismo. Domenica 22, invece, ci sarà la prima giornata di Open Day per accogliere la nuova utenza che vorrà visitare scuola”.

Non si era detto che in questa ed altre occasioni simili ci sarebbero stati degli spazi dedicati all’arte e alla musica?

“Questo venerdì – risponde prontamente la Caldararo – dedicheremo infatti l’assemblea d’istituto per fare una prova generale in tal senso: i ragazzi suoneranno dal vivo ed inoltre ci sarà anche un banchetto di Natale. È importante – dirà più tardi – venire a vedere cosa c’è in questa scuola: abbiamo comprato i touchscreen da 86 pollici, rimesso in piedi i laboratori di informatica, pitturato le pareti e stiamo lavorando affinché la rete wireless copra tutta la struttura. Anche per i ragazzi già iscritti è tutto una novità: a loro questa nuova forma di scuola piace tantissimo, perché vogliono sentirsi parte attiva”.

Insomma, se potessimo concluderemmo quest’intervista col concetto di “empowerment”, ma è la stessa Caldararo a riportarci inconsapevolmente sull’immagine del fiume in piena, affermando a proposito del suo istituto: “È una situazione in divenire costante”. Qualcuno avrebbe detto “panta rei”, tutto scorre.

LEONARDO FLORIO

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