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“TuRinasce con nuove poltrone”

manifesto patto per turi

Il manifesto politico di “Patto per Turi” contro le scelte dell’Amministrazione Resta

L’opposizione alza il tiro e porta il dibattito politico al di fuori del Consiglio comunale. Così, nella mattinata di martedì, è spuntato in paese un manifesto a firma del gruppo “Patto per Turi” che, in maniera sarcastica, contesta la politica del “poltronificio Resta & C”, disposto a modificare lo Statuto e introdurre la figura del Presidente del Consiglio comunale “solo per non far saltare i già precari equilibri della maggioranza”.

«Un provvedimento che – commenta Angelo Palmisano – oltre a non essere necessario, delegittimerebbe Onofrio Resta: il compito chiave di collante tra Giunta e consiglieri verrebbe assorbito dal Presidente del Consiglio, svuotando di significato il ruolo del capogruppo di maggioranza. Il che sarebbe un affronto per lo stesso gruppo degli indipendenti». «Speriamo che il sindaco e la maggioranza si ravvedano. In caso contrario – ci preannuncia – rifiuteremo la vicepresidenza del Consiglio, carica che si affianca a quella della Presidenza e che spetta all’opposizione».

 

Onofrio Resta “sfiduciato”

In realtà, stando alle voci che circolano nei corridoi del Palazzo di Città, ci sarebbe già una “mozione di sfiducia” verso l’operato di Onofrio Resta, che non sarebbe più rappresentativo della maggioranza.

«Nell’ultimo Consiglio comunale – annota il referente di “Patto per Turi” – Onofrio Resta ha preso le distanze dalle linee programmatiche, avanzando alcuni suggerimenti migliorativi. Ha chiesto espressamente all’assessore Dell’Aera di inserire un capitolo sulla ciliegia Ferrovia e sul PIP (Piano degli insediamenti produttivi), colpevolmente dimenticati. Questo atteggiamento propositivo non è stato gradito e ha creato tensioni all’interno della stessa maggioranza. Tensioni cresciute anche per la posizione che il prof. Resta ha assunto sulla vicenda della delega alle politiche sulla sicurezza, spendendosi in favore del consigliere Teresita De Florio».

 

“Il pasticcio della Fiera”

Palmisano ritorna anche sulla determina “oscura”, la numero 247 del 1° ottobre, che vede l’assessore Teresa De Carolis proporre un preventivo di spesa per l’affidamento della realizzazione delle brochure promozionali, utilizzate in occasione della partecipazione del Comune di Turi alla Fiera del Turismo di Rimini.

«Colgo due aspetti critici in questa situazione. Il primo è tecnico-politico: nel momento in cui il dirigente inserisce la dicitura “su proposta dell’assessore”, si ha l’impressione che si voglia certificare un’interferenza della parte politica su quella amministrativa. Una forzatura non condivisa dagli Uffici, che hanno voluto mettere in chiaro di chi fosse la responsabilità di quel preventivo.

La seconda è sull’opportunità della scelta dell’affidatario. Perché ci siamo rivolti a un’azienda di Castellana senza interpellare le realtà presenti a Turi? Abbiamo studi di grafica che sono sicuramente all’altezza del compito. Per non parlare del costo: mille euro per una grafica è una cifra altamente sovradimensionata. A tal proposito, l’associazione B&B di cui faccio parte ha realizzato 5mila opuscoli dove presentiamo, in italiano e in inglese, gli stessi contenuti della brochure dell’assessore: se fossimo stati coinvolti per tempo in questa iniziativa, saremmo stati ben lieti di fornirli gratuitamente».

 

La “scampagnata” a Rimini

Al di là della determina “incriminata”, Palmisano mette in discussione le modalità di partecipazione alla Fiera di Rimini: «Si è andati con l’idea di farsi una scampagnata, senza avere l’umiltà e la capacità di interfacciarsi con le realtà associative che, da anni, lavorano nel campo del turismo e della promozione del territorio».

«Quando il Comune di Turi ha partecipato alla BIT di Milano – aggiunge – si è avuto il buon senso di portare con sé il presidente dell’associazione B&B, che ha potuto illustrare con cognizione di causa la nostra offerta turistico-culturale. Infatti, i B&B gestiscono quotidianamente i rapporti con i turisti e, raccogliendo lodi e lamentele, diventano una miniera preziosa di informazioni sui punti di forza da promuovere e su quelli deboli da migliorare per incrementare i servizi di accoglienza».

 

Il “caso” Sandro Laera

In settimana, la tranquillità del governo Resta è stata minata da un ulteriore scossone: l’assessore Sandro Laera è salito agli onori della cronaca per l’accusa, mossa dal consulente associato Massimo Sportelli, di essersi reso autore di una presunta truffa ai danni dello Stato. Sulla vicenda, smentita da Laera sia sui social che in una risposta fornita al Quotidiano Italiano, pare siano in corso accertamenti da parte della magistratura.

«Non spetta a noi entrare nel merito dei presunti reati imputati all’assessore Laera – dichiara Palmisano a nome del gruppo di minoranza. Il nostro compito è salvaguardare l’immagine del Comune di Turi e per questa ragione chiederemo chiarimenti al sindaco, affinché assuma tutti gli accorgimenti del caso».

 

Non solo “contestatori”

“Patto per Turi” non vuole ritagliarti esclusivamente il ruolo di “contestatore”, alzando barricate o riducendosi al puro ostruzionismo. Al contrario, il gruppo punta a fornire il proprio contributo per affrontare i temi cruciali per il paese.

«Stiamo mettendo in cantiere diverse proposte da presentare nei prossimi Consigli comunali. La prima – anticipa il capogruppo dell’opposizione – riguarderà il cimitero, tema che ci sta particolarmente a cuore: entro la prossima settimana, appronteremo un piano esaustivo e dettagliato che spieghi la nostra idea per l’immediata messa in sicurezza del lotto esistente e per l’ampliamento degli spazi cimiteriali. Altra proposta riguarderà l’inserimento della tassa di soggiorno, utile a reperire risorse per valorizzare il sistema dei servizi turistici, rendendo Turi un luogo ancora più attrattivo».

Fabio D’Aprile

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