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“Mangiar Sano in Masseria”

lunghiera

“La Lunghiera” promossa nelle quattro tappe del progetto di educazione alimentare, ideato da Università, Fantarca e Consiglio regionale

Nel 2006, la Puglia era al secondo posto in Italia per l’incidenza di bambini obesi o in sovrappeso dagli 8 ai 9 anni, nel 2016 è scesa al sesto posto, un dato confortante che depone a favore di quanto si è fatto. Ma si può fare ancora di più per spingere tutti, a partire soprattutto dai più piccoli, a seguire uno stile di vita salubre e attivo, a rispettare una giusta alimentazione.

«La prevenzione e l’educazione ad accostarsi correttamente al cibo sano sono fondamentali, fin dai primi anni di scuola» – ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale della Puglia Mario Loizzo, presentando il progetto “Mangiar Sano in Masseria”, insieme al gastroenterologo di fama mondiale Antonio Moschetta (ordinario di medicina interna all’Università di Bari) e a Piero Montefusco, presidente dell’associazione culturale Fantarca.

Il prof. Moschetta ha messo a disposizione la professionalità del Dipartimento di medicina e Fantarca ha mobilitato la sua organizzazione, ha spiegato Loizzo, per un un’iniziativa che «coniuga il buon cibo, le eccellenze del nostro territorio alle bellezze paesaggistiche, ambientali, naturali delle masserie».

Per cinque giornate, dal 28 ottobre al 2 dicembre, quattro masserie – rispettivamente di Putignano, Martina Franca, Pezze di Greco e Turi – ospiteranno visite guidate di scolaresche, alla presenza di specialisti del gruppo di lavoro del prof. Moschetti e serate educativo-gastronomiche per gli adulti, con spettacoli e intrattenimento.

Il nostro Comune sarà rappresentato da “La Lunghiera”, che ospiterà la tappa conclusiva del progetto, parlando del latte e dei suoi derivati: il 25 novembre con un incontro con gli studenti e, due giorni dopo, con il Professor Antonio Moschetta che duetterà con l’attore e anchor man Antonio Stornaiolo.

«Saranno coinvolte scuole e famiglie: la mattina i giovanissimi, in serata gli adulti» – ha fatto presente Montefusco, direttore artistico di un progetto che punta a trattare gli argomenti «in maniera rigorosamente scientifica, col concorso di esperti, ma seguendo allo stesso tempo un approccio didattico e ludico».

Il significato della collaborazione della scienza medica e i dati scientifici sono stati messi in risalto dal prof. Moschetta. L’università, ha osservato, «deve uscire dalle aule e offrire un contributo alla società: per la prima volta un Dipartimento di medicina fa parte di un progetto di informazione e formazione alla sana alimentazione».

Oltre ai risultati sull’obesità infantile, evidenziati nei dati di sintesi del progetto ministeriale “Occhio alla salute”, il progetto “Passi” – un’altra iniziativa, questa volta in campo oncologico – ha segnalato che per la prima volta l’Italia sta vedendo diminuire i casi di tumore. «Piccoli numeri, ma la tendenza è comunque importante». E gli studi confermano che mangiare sano aiuta a prevenire e trattare alcune forme di tumori, oltre a patologie metaboliche, cardiocircolatorie, il diabete tipo 2 e malattie croniche come l’obesità e l’ipertensione arteriosa. Meno merendine e più cibi freschi, i bambini potranno vedere che la pera è un frutto che nasce da un albero, non una crema in un vasetto. Il presidente Loizzo ha concluso ricordando che aver compreso l’esigenza di non tenere distinte l’alimentazione dalla valorizzazione del territorio è il segreto della grande attrattiva della Puglia nel mercato turistico: si viene a trovare il sole, il mare pulito e a mangiare prodotti buoni, saporiti e sani.

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