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Esame e scuola: uno sguardo all’Ites Pertini

maturità 2019 turi

Col professor Buonaccino la carica dei 100 e le novità del nuovo anno scolastico

L’anno scolastico 2018/2019 è ormai giunto al termine e i ragazzi sono finalmente orientati a godersi il mare, il sole, le vacanze. Liberi dal fardello di ansie e trepidazioni anche gli studenti delle quinte classi che da qualche giorno hanno terminato le sedute orali dell’esame di maturità e già si proiettano al loro prossimo futuro.

Siamo andati a sbirciare l’albo affisso presso l’istituto “Pertini” di Turi dove ben 76 studenti hanno affrontato, tra fine giugno ed inizio luglio il famigerato esame di Stato. Ben tre studentesse sono riuscite a chiudere il loro percorso di studi superiori con un 100 e lode, regalando orgoglio non solo alle loro famiglie ma anche agli stessi docenti. Serena Giotta, Rosaria Petruzzi e Dalila Pugliese. Al loro fianco, ben otto studenti hanno meritato il 100: Natalia Pesce, Nicoletta Floriana Chitu, Giuseppina Radogna, Andrea Fanelli, Sara Lombardo, Stefania Leogrande, Gabriela Fanelli, Mariza Caló.

Solo 26 studenti hanno raggiunto una votazione tra i 60 e i 70, tutti gli altri, hanno portato a casa votazioni molto buoni. “Sono risultati che ci inorgogliscono – commenta ai nostri microfoni il vice preside Osvaldo Buonaccino D’Addiego – che vanno a premiare il lavoro ed il percorso che i ragazzi fanno nella nostra scuola”.

Con l’affissione dei risultati delle prove di maturità si chiude un quinquennio che racconta progressi e difficoltà di studenti; sogni, progetti e azioni di una scuola, l’Ites Pertini, spesso sotto i riflettori per la qualità del suo lavoro e per le possibilità che offre ai suoi studenti.

 

Come ha visto l’esame di Stato, cosa ne pensa delle sue novità?

“Si è trattato di un esame semplificato per gli studenti, sicuramente svecchiato e più in sintonia con il percorso di studi attuale. Hanno trovato argomenti già trattati in classe ed il ragazzo aveva tempi e modi per potersi orientare tra gli argomenti delle varie discipline. Mentre gli altri anni erano loro a fare le tesine e i percorsi multidisciplinare, da quest’anno lo abbiamo fatto noi. Si sono mossi agevolmente anche in considerazione del fatto che la novità non ha riguardato solo la questione delle buste, ma la possibilità di parlare degli argomenti negli altri momenti dell’esame. I ragazzi hanno dovuto relazionare sulle esperienze di alternanza scuola lavoro (PCTO) del triennio che è stata fatta scritta. Da noi i ragazzi hanno molto apprezzato l’esperienza col FAI. Poi gli argomenti sono stati sviluppati nella sezione Cittadinanza e Costituzione e i ragazzi hanno parlato della donazione del sangue, incontri con vittime della Shoa e tanti altri. Ogni ragazzo ha avuto modo di parlare e dialogare con la commissione esperimento le proprie competenze e conoscenze e proprietà di cucire le varie esperienze”.

 

Per la prima volta una classe del carcere si diploma…

“Questo è un orgoglio sia per noi che per Turi, infatti. Nel ‘94 arrivammo ad avere una quarta ma l’anno successivo, con l’indulto, la classe si svuotò. Qualche anno fa abbiamo ripreso e quest’anno hanno potuto affrontare l’esame di maturità. Alcuni di loro avevano già un diploma, ma hanno dimostrato di avere voglia di impegnarsi e avere un diploma che, una volta liberi, possono spendere nel mercato del lavoro. Questo ci riempie di orgoglio soprattutto se pensiamo al plauso che hanno avuto da parte della commissione che li ha ritenuti molto preparati.

Per il prossimo anno abbiamo chiesto ed ottenuto due classi al carcere: una terza ed una quarta. Anche gli stessi docenti, impegnati negli anni precedenti, hanno espresso la loro disponibilità a insegnare ai detenuti. Il coordinatore è il Professor Solazzo che per il terzo anno consecutivo hanno voluto ricalcare il loro lavoro con dei ragazzi che li incoraggiano e li ringraziano. Il loro lavoro in carcere necessita un maggiore impegno ma la volontà degli studenti ripaga ogni sforzo”.

 

Siamo ormai alla vigilia dell’anno scolastico ‘19/‘20. Quali le prospettive del Pertini?

“Quest’anno siamo tornati ad avere 603 alunni – lo scorso anno 594 – quindi siamo tornati ad essere autonomi. Aspettiamo la DSGA ed attendiamo settembre per conoscere il nuovo preside che verrà per la sede Pertini – Anelli. Dobbiamo riuscire a rianimare la sede Castellanese che zoppica di iscrizioni a causa di una mancanza di interesse verso la figura del geometra, che ormai è affossato dall’alberghiero o dai licei. La speranza è l’ultima a morire e ci auguriamo che con la nuova presidenza ci siano nuove tendenze. La denatalità penalizzano le iscrizioni, i licei stanno tornando in auge come i professionali a discapito dei tecnici. Tutto questo crea problemi alle scuole, come la nostra.

 

Che prospettive scolastiche attendono gli studenti turesi?

“Abbiamo ripristinato il settore Turistico, che lo scorso anno era saltato. Quindi dal nuovo anno scolastico il Pertini torna ad avere i suoi quattro indirizzi: AFM -amministrazione finanza e marketing, Linguistico aziendale, SIA -sistemi informativi aziendali e Turismo. Tra questi, l’indirizzo linguistico è quello che maggiormente attira gli studenti. Siamo scuola riconosciuta E-twinning perché i nostri studenti si posizionano con un livello B2 di inglese. In più abbiamo avuto due classi che hanno chiesto potenziamento di spagnolo ed altre due del triennio un potenziamento di russo. A scuola si studia appunto l’inglese, spagnolo, francese -solo turismo-, tedesco e russo. La scuola si sta spendendo molto in questa direzione e siamo orgogliosi delle certificazioni che i ragazzi poi spendono fuori dall’ambiente scolastico”.

C.D.

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