Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Cultura

Due inedite mattonelle scoperte da Stefano de Carolis

Le mattonelle  rinvenute da de Carolis  (2)

Al vaglio degli studiosi, un prezioso contributo ritorna alla luce

Quelle che mostriamo qui di fianco rappresentano un prezioso e inedito rinvenimento che il nostro concittadino, Stefano De Carolis, ci ha concesso.

Stefano De Carolis e Alessandro Reina nella Grotta di Sant’Oronzo

A mostrarle per la prima volta, è stato lo stesso scopritore, de Carolis, nel corso della conferenza dedicata alle mattonelle di maiolica della Grotta di Sant’Oronzo durante la mattinata di sabato 23 marzo. È stato lo stesso Prof. Eugenio Scandale, mostrando una slide a soffermare l’attenzione dei presenti su queste due importanti e inedite mattonelle in maiolica del XVIII sec.

“Circa cinque anni fa – ha preso la parola lo stesso scopritore Stefano de Carolis – ebbi modo di fotografare le due mattonelle in questione. Le stesse, in maiolica laertina, sono molto simili a quelle presenti nella grotta di Sant’Oronzo”.

Stefano de Carolis ha riferito di averle rinvenute in un pavimento “molto speciale” presente in una antica abitazione di Turi. La cosa importante sarebbe quella di poterle studiare e analizzare a livello scientifico e storico, per meglio capire la loro età, composizione del materiale, e se le due mattonelle provengono dallo stesso maestro ceramista.

Lo studio delle due mattonelle andrebbe ad aggiungersi allo studio già effettuato su quelle della Grotta di Sant’Oronzo – finanziato dalla Provincia durante il mandato del prof. Onofrio Resta, parallelamente all’istituzione di borse di studio dedicate – e porterebbe a scoprire, con certezza, chi ha commissionato le straordinarie maioliche presenti sul pavimento della grotta.

Una cosa è certa, che le nostre maioliche, ben 238, sono molto più pregiate e importanti rispetto a quelle presenti nella stessa città di Laterza, e chissà anche tra quelle presenti nei musei di mezzo mondo. “Salvaguardiamo e tuteliamo il nostro tesoro, e rendiamolo fruibile ai tanti ignari studiosi e visitatori!” – ha concluso de Carolis.

mattonelle de Carolis

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *