VENT’ANNI FA MORIVA ORONZO PUGLIESE
Mentre da calciatore non supera mai il livello dilettantistico, da allenatore va di trionfo in trionfo, allena spesso squadre siciliane fra cui il Siracusa, dove conosce la futura moglie Adelina Scimò, dalla quale ha due figli: Matteo e Francesca. Vince il campionato di serie C con il Foggia nel ’62, vince anche l’anno dopo il campionato di B e colleziona 24 giornate d’ mbattibilità. Diventa molto famoso e viene soprannominato ‘Mago dei poveri’ oppure ‘Mago di Turi’ e anche ‘Don Oronzo’. Dal Foggia va alla Roma, al Bologna al Bari e alla Fiorentina, eccetera. Premiato con il ‘Seminatore d’oro’ nel 1964. A fine carriera fu sul punto di diventare l’allenatore della Grecia ma non fidò della promessa che gli fecero e disse la famosa frase: “mogli, soldi e buoi dei paesi tuoi.” Ricordiamo volentieri le partite di cui parlavano tutti, con il Mago di Turi nella parte dell‘allenatore della Roma e il Mago Helenio Herrera, allenatore dell’Inter. Concludiamo, più che con una sensazione, con una constatazione: i turesi sempre stati parchi nei riconoscimenti, hanno snobbato Oronzo Pugliese, sia da vivo, sia da morto. Molti non gli hanno perdonato il fatto che non abbia chiamato con sé nessun giocatore turese. Ma questa è un’altra storia da approfondire una prossima volta…
Dal 2008 la cittadinanza di Turi ha istituito in suo onore il Premio Nazionale per lo Sport “Oronzo Pugliese”. La foto sottostante si riferisce alla consgna del premio nella prima edizione.