Carceri: “Per favore signori politici niente passerelle a Ferragosto”
Nessun parlamentare regionale o nazionale ha accolto l’invito del SAPPE a visitare i penitenziari pugliesi quando i “riflettori si spengono”
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Federco Pilagatti, Segretario Nazionale del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), con la quale si invitano i politici ad astenersi questo Ferragosto dalla consueta “visita di convenienza” nelle carceri pugliesi, impegnandosi viceversa a risolvere concretamente i decennali problemi degli istituti penitenziari della nostra regione.
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Negli scorsi anni chi scrive venne querelato da un famoso politico pugliese poiché polemizzò duramente con questa “abitudine” di visitare le carceri nel giorno di Ferragosto.
Tale iniziativa venne partorita molti anni fa dai radicali con il compianto Pannella con lo scopo di accendere, anche se per un giorno, i riflettori su una vergogna che è sotto gli occhi di tutti, ma che viene scientificamente ignorata da tutti.
Queste cose non le dice il SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ma importanti istituzioni internazionali (come Amnesty) oppure europee come la Corte dei Diritti dell’Uomo che sistematicamente condanna lo Stato italiano a pagare decine di milioni di euro ogni anno.
Poi negli anni un’iniziativa meritoria è diventata una passerella per tanti politici, che nel giorno di Ferragosto, in attesa del pranzo, si recano nelle carceri pugliesi per visitarle e poi all’uscita, davanti a qualche microfono o taccuino, sciorinano tutta una serie di criticità quali: sovraffollamento di detenuti, carenza organici polizia penitenziaria, strutture fatiscenti, assistenza sanitaria da 3° mondo nonostante le ingenti risorse sperperati.
Il 16 agosto poi tutto dimenticato, punto ed a capo.
Eppure il SAPPE che ha molto rispetto della politica, in più occasioni ha chiesto a parlamentari di tutti gli schieramenti di visitare una delle 10 carceri pugliesi, non con il tappeto rosso e i vertici delle carceri a magnificare il loro lavoro, ma nelle ore pomeridiane ove la sicurezza è sottozero e penitenziari che ospitano 500 – 600 detenuti sono presidiati si e no da una decina di poliziotti che occupano più posti di servizio contemporaneamente, con turni sempre più massacranti e stressanti.
Per far ciò nessuna autorizzazione od altro ma solo presentarsi all’ingresso del carcere e chiedere di visitarlo in virtù delle guarentigie parlamentari.
Finora nessun parlamentare regionale o nazionale ha accolto l’invito del SAPPE e questo la dice lunga sulla serietà di certe visite nei penitenziari pugliesi.
Eppure nell’Italia dei record negativi la Puglia “stravince” per sovraffollamento di detenuti registrando un +60% (3600 presenze per 2300 posti) a differenza della media nazionale del +25% circa. “Stravince” anche per la carenza di poliziotti: almeno -30% (1900 invece di 2500 circa) mentre la media nazionale sarebbe di -20%.
Basterebbero questi numeri per far rabbrividire chiunque ha responsabilità molto precise in ambito carcerario nonché per l’ordine e la sicurezza pubblica, ed invece tutto tace, in attesa del prossimo evento critico che presto colpirà un carcere pugliese.
Purtroppo in questo Ferragosto, forse anche a causa del grande stress lavorativo, assistiamo impotenti all’ennesimo suicidio che ha colpito il Corpo della Polizia Penitenziaria, 35 negli ultimi 3 anni, che ci riguarda da vicino poiché un giovane agente di origini baresi, domenica 12 agosto, si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza davanti al carcere di San Gimignano.
Vorremmo che per rispetto per questo sfortunato lavoratore invece di passerelle qualche politico prendesse l’impegno di incidere in maniera seria su una questione che ogni giorno che passa diventa sempre più intollerabile ed inaccettabile.
Federco Pilagatti – Segretario Nazionale SAPPE