La “foresteria” ci è costata 33mila euro
Il dott. Cantadori chiarisce costi e prospettive del campo d’accoglienza e ci anticipa i numerosi provvedimenti in cantiere per valorizzare Turi
Accanto alla “questione sicurezza”, l’argomento su cui gli animi della politica locale si sono maggiormente accessi è la “foresteria” di via Conversano: dai costi di installazione e gestione fino, ultima in ordine cronologico, alla richiesta da parte del locale circolo di Fratelli d’Italia di smantellare i moduli abitativi entro il 30 giugno.
Per fugare i tanti dubbi che si sono accumulati nelle ultime settimane, abbiamo intervistato il Commissario Prefettizio Andrea Cantadori che, in prima battuta, ci conferma una spesa complessiva decisamente più contenuta rispetto alle previsioni: il Comune di Turi ha investito 33mila euro e non si esclude che una parte di questa cifra possa essere presa in carico dalle Associazioni dei produttori. In secondo luogo, si sta valutando la formula più vantaggiosa, anche sotto il profilo economico, per la post-gestione del campo d’accoglienza, coinvolgendo la Regione Puglia e le rappresentanze dei cerasicoltori.
Chiuso il capitolo “foresteria”, abbiamo fatto il punto con il dott. Cantadori sui lavori in corso, su quelli in programma nel breve termine e sul potenziamento del personale in dotazione all’Ente. Come leggerete, emerge una gestione della cosa pubblica che, anche ottimizzando alcuni dei provvedimenti dell’ex giunta Coppi, sta tracciando in maniera più che virtuosa le linee guida per tirare fuori il nostro paese dalla palude in cui si era adagiato a causa dei continui veti incrociati e dei personalismi politici.
Dott. Cantadori, il locale circolo di Fratelli d’Italia ha promosso una petizione per avere garanzia che la foresteria sia smantellata entro giugno. Visto che la campagna cerasicola è terminata, come verrà gestito il campo d’accoglienza?
“Smontare la foresteria e poi, eventualmente, rimontarla il prossimo anno ha dei costi, per i quali ci siamo rivolti alla Regione e alle Associazioni rappresentative dei produttori, cioè ai diretti beneficiari del lavoro svolto dai lavoratori stagionali. Confidiamo nel senso di responsabilità di ciascuno”.
È stato affermato che si siano sforati i 60 mila euro inizialmente stanziati come quota di compartecipazione. Può dirci a quanto ammonta complessivamente la cifra investita da Turi?
“Come ho già avuto modo di dire, i costi complessivamente sostenuti ammontano a 102.000 euro, comprensivi di iva. Parte di questi costi sono rappresentati da opere strutturali che rimarranno anche per i prossimi anni, come tubature, allacci e sedimenti posti a base del centro. Il contributo della Regione è di 59.000 euro, tratto da somme erogate dal Ministero dell’Interno, a cui si aggiungeranno altri 10.000 euro appena verranno completate le procedure contabili. La spesa sostenuta dal Comune ammonta pertanto a 33.000 euro e, in merito a tale cifra, abbiamo nuovamente chiesto che le Associazioni dei produttori facciano la loro parte, diversamente il Comune dovrà assumere drastiche decisioni, anche in vista della campagna cerasicola del prossimo anno”.
Recentemente avete avviato i lavori di rifacimento di alcune piazze e strade. I prossimi provvedimenti in cantiere?
“Grazie per aver ricordato i lavori in corso. Al loro termine, entro l’estate, Turi si presenterà con una immagine più decorosa nelle zone centrali, con marciapiedi rifatti, strade asfaltate e piazze rimesse a nuovo. Con una piccola rimodulazione del progetto, siamo riusciti a salvare gli alberi che erano destinati all’abbattimento. Nei prossimi mesi renderemo fruibili i bagni pubblici e rimetteremo in funzione la fontana in Villa. Poi partiremo con alcune strade periferiche, i cui lavori erano già stati progettati prima dello scioglimento degli organi comunali. Successivamente si passerà al cimitero e al campo sportivo. Questo per citare alcuni degli interventi in programma. Mi piacerebbe anche avviare un concorso di idee per la valorizzazione del centro storico, che è di notevole pregio, ma non sfrutta appieno le sue potenzialità”.
I termini degli avvisi di mobilità per la copertura di sette posti sono scaduti e i contratti dovrebbero partire dal prossimo 7 luglio. Avete individuato i candidati?
“Agli avvisi pubblici hanno risposto quattro candidati. Fra questi, due hanno risposto con istanze che non risultano ammissibili a causa di carenze non sanabili. Le domande ammissibili riguardano un posto di vigile urbano e uno di assistente sociale. In entrambi i casi, si sta procedendo alla nomina della Commissione per dar corso al colloquio previsto dal Regolamento”.
Un suo commento sulla visita istituzionale in Croazia?
“Il collega Giangrande e l’arciprete don Giovanni si sono recati a Zara, come richiesto dalle autorità croate, per concordare le modalità di trasporto e di custodia della reliquia di Sant’Oronzo, che ad agosto sarà esposta a Turi. La missione, tengo a dirlo, si è svolta senza alcun costo per l’amministrazione comunale. A Zara, che va ricordato ha fatto parte del territorio italiano fino al 1947e dove la lingua italiana è ancora diffusamente parlata, si sono tenuti incontri di alto livello con le autorità civili e religiose. Sarà bene continuare a coltivare i rapporti instaurati con questo viaggio anche in futuro, nel reciproco interesse”.
F.D.