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Cultura

Un migliaio di turesi salutano Sant’oronzo

Visita Mons. Pawlowski (38)

Turi accoglie con gioia l’arcivescovo mons. Romeo Pawlowski.
Una preghiera per i malati

Domenica 6 maggio, migliaia di turesi hanno partecipato alla fiaccolata oronziana verso la Grotta del cimitero. Prima ancora, in ricordo dell’apparizione di Sant’Oronzo a Fra’ Tommaso da Carbonara, la città ha accolto l’arcivescovo, Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Jan Romeo Pawlowski, Responsabile della Terza Sezione della Segreteria di Stato Vaticana. Alle ore 9 c’è stato l’incontro con Turi. Alle 9:30 la visita in carcere e alle 11:30 il Solenne Pontificale celebrato da Pawlowski in Chiesa Madre.

Alle ore 17 del pomeriggio l’Arcivescovo ha incontrato i giovani al campetto dell’Oratorio “Maria SS. Ausiliatrice” e alle ore 18 in punto è partita la fiaccolata verso la Grotta di Sant’Oronzo, dove è stata collocata la croce nel piazzale antistante la grotta, per l’indulgenza plenaria e la celebrazione eucaristica.

L’Arciprete don Giovanni Amodio e il Vescovo Mons. Giuseppe Favale hanno dedicato una preghiera in particolare ai malati e sono rimasti commossi per la folla immensa che si è adunata davanti al cimitero dopo la fiaccolata.

Favale ha benedetto la croce, sottolineando come si tratti di “un segno di rievocazione, 290 anni fa Sant’Oronzo, apparendo a Carbonara, disse vai in quel luogo e issa la croce, per non dimenticare quel luogo dove sta la grotta”.

 

Il Commissario Cantadori: “Giubileo Oronziano, un’occasione storica per Turi”

Sull’importante momento comunitario che ha visto la nostra città mobilitarsi per accogliere l’Arcivescovo Pawlowski, abbiamo raccolto la dichiarazione del Commissario Cantadori, che ha degnamente rappresentato Turi unitamente ai due Sub Commissari Giangrande e Fantetti ed alle autorità militari.

«La visita a Turi dell’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, alto esponente Vaticano e stretto collaboratore di Papa Francesco, ha rappresentato un forte segnale di attenzione nei confronti della nostra comunità, che sta entrando sempre più nel vivo delle celebrazioni del Giubileo Oronziano. Dobbiamo essere grati al Vescovo Giuseppe Favale per questa graditissima visita. Dobbiamo ringraziare di cuore anche il nostro Arciprete don Giovanni Amodio per quanto ha fatto, insieme a tutti i Sacerdoti di Turi.

Il Giubileo a Turi rappresenta una occasione storica, forse irripetibile. Nei giorni scorsi ho firmato la delibera con la quale il Comune aderisce al programma e partecipa alle spese, seppur nei limiti concessi dal bilancio. Sono convinto che sarà un anno memorabile e dobbiamo prepararci ad accogliere degnamente e con senso di ospitalità i fedeli e i turisti che si recheranno a Turi».

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