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Cultura

A scuola di prevenzione

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Con il Lions Club all’Ites “Pertini” si parla di tumori 

“Il 70-80% dei tumori sono dovuti allo stile di vita: fumo, dieta, sedentarietà”. Mentre il medico parla, due studenti nell’ultima fila si guardano e ridono nervosi pensando alla sigaretta fumata prima di andare a scuola. Un altro fa vedere a una compagna il piccolo neo che ha sulla mano: è sul palmo destro dalla nascita, ma ora non è più tanto sicuro del fatto che sia innocuo.

Lion Turi (3)Più avanti due ragazze confessano che l’unica attività fisica che fanno nell’arco della giornata è salire le scale per salire sui mezzi che la portano all’Ites “Pertini” di Turi, dove sabato 21 aprile è stato presentato il “Progetto Martina”. Lanciato da Lions Club Padova Jappelli nel 2006, il Progetto, oggi diffuso in tutta Italia, si propone di parlare ai giovani della prevenzione dei tumori attraverso la diagnosi precoce e l’adozione di abitudini sane, spingendoli a confrontare le proprie con quelle presentate dai medici che sono intervenuti durante l’incontro.

Erano i ragazzi delle terze e quarte classi, accompagnate dai docenti dell’Istituto, i protagonisti di quelle che sono scelte consapevoli. L’iniziativa, che si concentra su melanoma, neoplasie al seno, al polmone, al collo dell’utero, al testicolo, è attuata in tutti i distretti Lions italiani dal 2011 e ha il patrocinio dei ministeri della Salute e Istruzione e del Senato della Repubblica, dalla Lilt e dalla Fondazione Umberto Veronesi. Lion Turi (4)

A dare il benvenuto alla sezione turese del Lions Club, presieduta da Pierangelo Pugliese, il vicepreside Osvaldo Buonaccino d’Addiego che ha sottolineato l’importanza dell’incontro considerati i numeri che ogni anno si leggono.

È ai ragazzi dai 16 ai 18 anni che si indirizzano le parole perché “siamo convinti che a questa età si possa parlare di cancro senza spaventarli e facendo capire come stanno i fatti. Agli studenti piace sentirsi dire che non vogliamo vietare loro nulla, ma lasciarli liberi di fare delle scelte consapevoli. Il problema è che le cattive abitudini iniziano prima di quell’età, perciò stiamo cercando di intervenire anche sui genitori dei più piccoli”.

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È dalle parole degli esperti che gli studenti hanno appreso quali sono i segnali da cogliere per parlarne con il proprio medico curante ed eventualmente con lo specialista di competenza. Nonostante le slide e le immagini mostrate, i medici hanno anche trasmesso serenità rispetto ad alcune manifestazioni che non rappresentano veri e propri allarmi. I ragazzi hanno seguito con interesse e attenzione e hanno rivolto diverse domande agli esperti.

“È compito della scuola – ha rilevato Buonaccino – fare cultura a 360 gradi. E in materia di benessere, il conoscere per evitare o meglio, per prevenire, è la prima regola. È cultura che fa bene alla salute. La soddisfazione nasce dal fatto che di fronte a queste tematiche, gli adolescenti non guardano l’orologio e sono ben lieti di affrontarle e conoscerle con la passione e la curiosità tipiche della loro età. Al Lions Club va la gratitudine, non solo quella personale ma anche quella di tutta la scuola e delle famiglie dei nostri ragazzi per questo impegno ancor più meritorio perché gratuito e volontario”.

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