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Scuole e dimensionamento, la replica di Marilena Lerede

Marilena Lerede

A seguito dell’articolo e delle dichiarazioni dell’ex assessore Caldararo, apparse sull’ultimo numero de “La Voce del Paese”, in qualità di componente del Consiglio di Istituto del Pertini e della segreteria del PD Turi, sono costretta a precisare alcune cose, per amore di verità.

In sede di dimensionamento scolastico, la Regione, prima di decidere, chiede il parere “obbligatorio ma non vincolante” degli organi di Istituto, degli enti locali (Comune e Città Metropolitana) ed infine quello dell’Ufficio scolastico Regionale.

Il Consiglio di Istituto del Pertini (per ovvi e comprensibili ragioni di opportunità) e il Consiglio Comunale di Turi non HANNO MAI CHIESTO l’accorpamento con il Consoli-Pinto, né mai una simile idea è stata ipotizzata, discussa, prospettata in qualche sede o incontro, anche perché l’Istituto Alberghiero di Castellana risulta ampiamente dimensionato con i suoi 1400 alunni circa. Se così fosse stato, il nostro Istituto avrebbe perso la sua autonomia e Presidenza e nessuno vorrebbe che ciò accadesse.

In tale ottica, il Consiglio di Istituto, a maggioranza, chiese il mantenimento dello status quo e ripresentò richiesta di attivazione del liceo linguistico; la sottoscritta, invece, per difendere l’autonomia dell’Istituto, nel caso di riduzione del numero degli iscritti, chiese che venisse accorpato l’Istituto Professionale Agherbino di Putignano oppure, in subordine, l’Alberghiero di Casamassima, succursale dell’Alberghiero di Bari.

Questa mia richiesta fu votata da solo due persone, ma convinta che poteva servire alla causa del Pertini, feci richiesta protocollata al Comune di Turi di tenerne conto in modo che si potesse esprimere una chiara volontà politica, capace di garantire al nostro istituto un futuro più stabile e la continuità gestionale della presidenza, ma la mia seconda opzione non fu considerata in consiglio comunale. La Città Metropolitana decise uniformandosi con la richiesta del Comune di Turi per l’accorpamento al Pertini dell’Istituto Professionale Agherbino, sede di Putignano; decisione invece ribaltata in sede regionale, in virtù di una maggiore ed incisiva pressione degli organi amministrativi di Putignano e Noci, evidentemente non interessati allo scorporo del loro istituto .

La delibera della giunta regionale, quindi, bocciò completamente la nostra richiesta ufficiale anche per la insussistenza delle argomentazioni portate a suo favore. A supporto di ciò, vale l’operato del sindaco di Noicattaro che, pur di creare qualcosa nel suo paese, si è attivato in tutti i sensi assumendosi l’impegno di sostenere le spese per rendere idonea ed operativa la succursale dell’Alberghiero.

A questo punto, quanto dichiarato dalla Caldararo, di aver chiesto l’accorpamento al Consoli-Pinto, non solo non risponde a verità e non è riportato in alcun consiglio di Istituto o in consiglio Comunale; ma se fosse stato richiesto in via ufficiosa dalla stessa, mi congratulo con Emiliano per averla ignorata in quanto ha evitato che Turi perdesse la presidenza. Ritengo che si debba prendere esempio dal sindaco di Noicattaro e combattere uniti, con idee solide e non ballerine, per salvaguardare l’autonomia del Pertini, un Istituto che, a detta di molti, rimane valido e prestigioso, sulla breccia da molti decenni, uno dei pochi vanti e onore del nostro paese. Le guerre si fanno per ottenere qualcosa non per distruggere! Infatti, l’annessione al Consoli avrebbe come risultato quello di creare un mega-istituto, con più di 2000 alunni, una vera grande ammucchiata, con notevoli e negative ricadute sul nostro Istituto.

Di fronte al rischio che il Pertini possa perdere la sua autonomia, perché nel frattempo i numeri per il prossimo anno scolastico lo posizionano sotto la soglia dei 600 alunni (sia pure per 6 unità in meno), un amministratore che ha a cuore il proprio paese, e non faccia gli interessi delle scuole degli altri paesi, dovrebbe:

1) fare di tutto perché gli organi scolastici regionali rinviino di un anno il paventato sottodimensionamento dell’istituto Pertini-Anelli, in evidente fase di ristrutturazione, visto che per il prossimo anno scolastico sarà nuovamente attivata una prima classe presso l’Anelli e ben cinque prime presso il Pertini;

2) cercare le strategie migliori perché l’accorpamento dell’Alberghiero di Casamassima sia fattibile, liberando quell’istituto dalla dipendenza da Bari.

Si può fare? Io ritengo di sì. Su questo si basa la credibilità o meno di un amministratore, propenso ad operare per il bene della sua comunità, piuttosto che a minacciare solo fulmini e saette (che però restano spuntate e inefficaci).

MARILENA LEREDE

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