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L’opposizione se la ride con Francesco Savino

Topputi festa Savino (1)

L’imitatore turese ospite di una serata organizzata dai fratelli Topputi.
“Sta nascendo la squadra del futuro…”


L’opposizione si è ritrovata quasi tutta unita allo spettacolo con cena di Francesco Savino, il noto imitatore di Turi, alla Ruota Garden il 30 agosto scorso. L’evento è stato organizzato da Fabio e Giuseppe Topputi, per passare una serata insieme, all’insegna del divertimento e della musica, contro lo stress quotidiano.

Savino ha portato in scena i suoi grandi classici: Celentano, Renato Zero, Califano, Marinuccio Di Venere e Paolo Tundo. Savino è “Uno nessuno centomila”, da qui il titolo della serata.

Nell’imitazione di Marinuccio ha ricordato che il presidentissimo si prende tutto il sacrificio della festa, si annulla come persona per far divertire i turesi e tutti quelli che vengono alla festa. Poi c’è l’imitazione di Tundo, altro grande classico, che va in ospedale a lavorare e si rende conto di aver sbagliato turno, dal pomeriggio alle 2 si presenta alle 8.

“È stata una bella serata per ricaricarci – ci confida Topputi – e ora c’è da affrontare tutto il discorso politico e amministrativo, il consiglio comunale e il comizio del 12 settembre”.

Alla serata c’erano Sandro Laera, Paolo Tundo, Arianna Gasparro, Menico Coladonato, Gianfranco D’Autilia, Valentini figlio dell’ex sindaco di Turi, e tanti altri.

“La mia firma sulla mozione di sfiducia – fa notare Topputi – non è basata sul nulla, o perché voglio che cadono. Il Commissario non è certamente una cosa bella, ma la mia firma è per un discorso di decenza che Turi ha perso. I cittadini stessi si sentono derubati del loro paese… a mali estremi provocati da loro c’è l’estremo rimedio per poi arrivare a nuove elezioni, impegnandosi seriamente a formare una squadra che faccia risollevare Turi. Non si può più attendere o giocare sulla pelle dei turesi. Ci sono paesi come Sammichele che ha lavorato molto sul decoro urbano. Turi invece è senza decoro. Questo paese è arrivato in basso negli ultimi venti anni”.

“Non lo meritiamo – prosegue Topputi – il nostro paese è strategicamente positivo, si trova a due passi dal mare e dai centri commerciali, è in un punto strategico e dovevamo vivere di riflesso e fare da sponda al turismo. Abbiamo le grotte di Sant’Oronzo, le chiese… i turisti possono venire a Turi a dormire. Potremmo vivere di turismo e far crescere le strutture ricettive che già ci sono. La politica deve essere la sentinella dei commercianti, degli albergatori, agricoltori, ristoratori… fare quello che ci chiedono, stargli vicino e non inasprire conflitti”.

Ma qual è il progetto alternativo che si sta formando? “Sta venendo fuori un progetto, c’è tanta gente delusa che vuole mettersi insieme. È dal basso che sta nascendo la squadra del futuro”.

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