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Cultura

La Processione di Gala

Processione di Gala 2017 (29)

L’ondata di caldo non frena l’entusiasmo dei turesi, accorsi numerosi per l’immancabile manifestazione

Capisci che è giunta la festa di Sant’Oronzo quando finalmente decidi di tirare fuori l’abito migliore che è nell’armadio, quando assapori il profumo dei piatti tipici turesi tra le strade del centro storico fin dalle prime luci dell’alba, quando vedi i balconi addobbati e colorati, i fuochi d’artificio, le mastodontiche luminarie, la banda, le piazze colme di gente in festa, le auto targate Lussemburgo di turesi nostalgici residenti all’estero, in un 26 agosto che di anno in anno rivive emozioni intramontabili.

Alle 10:30 la Chiesa Madre è praticamente colma, i banchi con i posti a sedere tutti occupati e la gente in piedi col capo chino dinanzi al corpo di Cristo offerto da Don Giovanni Amodio ai fedeli presenti; è praticamente impossibile entrare in Chiesa, le porte delle entrate principali bloccate dai tanti curiosi affacciati sull’uscio, ammassati come sardine, mentre le entrate dalle navate laterali, aperte eccezionalmente per l’occasione, sono inaccessibili perché ormai colme di gente fin dove arriva l’ombra della stessa Chiesa.

Così, i tanti rimasti fuori, cercano rifugio sotto l’ombra di balconi e alberi, provando a risparmiare energie per la lunga processione che li accompagnerà da lì a poco.

Ore 11:30, il piazzale dinanzi alla Chiesa Madre è ormai colmo di gente, le autorità schierate, i militari del Corpo dei Carabinieri in Grande Uniforme porgono il saluto all’uscita di Mons. Giuseppe Favale, Vescovo della diocesi di Conversano e Monopoli, che precede l’uscita della statua di Sant’Oronzo trasportata a spalla dai vari componenti delle congreghe.

Così ha avuto inizio la lunga processione che ha attraversato le strade principali del paese e parte della periferia.

Una processione ricca di componenti storici e religiosi, composta da numerosi elementi, tra cui il gruppo degli sbandieratori, l’immancabile cavalcata storica, autorità civili e militari ed il Comitato Feste Patronali, tutti accolti calorosamente dal popolo turese lungo l’intero percorso accuratamente controllato e posto in sicurezza dalle Forze dell’Ordine.

Presenti le cariche politiche, tra cui il Sindaco Dott. Domenico Coppi, il Sen. Michele Boccardi ed il presidente del Comitato Feste Patronali Giammaria Di Venere.

Verso le 14:00, il rientro del Santo presso la Chiesa Madre, accolto dallo spettacolo pirotecnico e dall’applauso dei tanti fedeli; dopo la benedizione da parte di Don Giovanni Amodio, pian piano si è ritornati ad una situazione di normalità, con la gente che faceva rientro alle proprie case per consumare l’ambito pranzo.

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