Marilena Lerede contro i “detrattori”
Così come la descrive Marilena Lerede, è sembrata una lotta di Davide contro Golia. La ‘pasionaria’ del Partito Democratico di Turi, grande sostenitrice di Gravinese, ha pubblicato un post Facebook di chiare accuse contro “detrattori” che avrebbero partecipato alle primarie di domenica scorsa solo per “misurare il proprio potere”. “Sono venute a votare persone che non sapevano nemmeno perché erano lì, e altre che per ideologie politiche non avrebbero mai messo piede nel PD” – accusa nell’intervista che segue.
“Turi – tuona – ancora una volta ha dimostrato di non voler crescere. Ma ora il PD è più forte e sta crescendo”.
Si poteva fare di più? C’è da accontentarsi?
“Certo che si poteva fare di più, ma siccome è tutta farina del nostro sacco ci accontentiamo… Si giocava uno contro cinque, ci siamo difesi benissimo devo dire!”
A proposito, abbiamo letto il suo post un po’ polemico. Con chi ce l’ha in particolare? Con alcuni elettori non proprio del PD?
“Il mio è un post liberatorio, ma veritiero e non rinnego nemmeno una parola che ho detto. Ogni volta che assisto a delle votazioni, puntualmente riscontro che queste sono lo sfogo di competizioni mirate soltanto a misurare il potere di qualcuno piuttosto che l’espressione di una volontà di scegliere i propri rappresentanti. Anche questa volta è andata così. Sono venute a votare persone che non sapevano nemmeno perché erano lì, e altre che per ideologie politiche non avrebbero mai messo piede nel PD. Altre persone non iscritte al partito che mi hanno detto con aria di sfida che la lista che stavano appoggiando sarebbe stata la vincitrice. Infine mi sono divertita a osservare come tutto il lavoro di organizzazione per lo svolgimento delle primarie, di apprensione e presenza, si è limitato soltanto ad un gruppo di persone. Resta il fatto che ancora una volta Turi ha dimostrato di non voler crescere o dare esempio di compattezza. Un paese litigioso non sarà mai considerato quanto un paese compatto”.
Emiliano non ha ottenuto un grande risultato nazionale. Renzi ha stravinto. Ha sbagliato a candidarsi?
“Emiliano ha fatto benissimo a candidarsi, ha mostrato di non temere ripercussioni ribellandosi a idee che non condivide, a differenza di tutti gli italiani criticano continuamente Renzi e poi lo votano. Ora deve accettare la decisione degli italiani e cercare un dialogo all’interno del partito, ma resta il fatto che è il governatore della Puglia e sono certa che continuerà a battersi per i pugliesi”.
Quale futuro nel PD di Turi? Non è spaccato?
“Il PD di Turi ora è più forte che mai, Gravinese ha vinto a Turi e ha vinto nel barese, ha ottenuto 2700 voti (i voti della sua lista in tutti i paesi della nostra circoscrizione, ndr) nonostante qualcuno dica che non è nessuno, farà parte dell’assemblea nazionale, e comunque questa situazione ci rende più forti perché ha fatto emergere molti aspetti da modificare e soprattutto ci ha indicato la via da non seguire. Troppa diplomazia fa male e troppi rospi da ingoiare rovinano lo stomaco. Infine devo dire che Gravinese è riuscito a dare al PD una consistenza mai vista prima, abbiamo molti tesserati, molti giovani si sono avvicinati al nostro gruppo, e in occasione delle primarie, grazie all’affluenza (mai vista prima), molti hanno avuto modo di conoscerci da vicino e apprezzare la nostra sede, alcuni hanno anche manifestato la volontà di voler far parte del nostro gruppo. Insomma, questa opportunità che ci hanno dato non solo ha dato una possibilità a Turi, ma ci ha aiutati a crescere in tutti i sensi.
Approfitto per ringraziare col cuore chi ci ha sostenuto, e con le tasche del partito chi ci ha fatto la guerra!”.