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Politica

Dalla parte giusta. Sel verso Sinistra Italiana

Fabrizio Resta

 

Sabato 17 Dicembre a Roma è cominciata la nuova fase per la creazione di un nuovo partito di sinistra, il cui percorso costituente è cominciato nel febbraio scorso.

Sinistra Italiana raccoglie l’eredità di un’esperienza che deve aggiornarsi per essere all’altezza della sfida che i tempi ci impongono; tempi caratterizzati da povertà e da governi che non solo non investono sulle nuove generazioni, ma che anzi sembra che investino sulle disuguaglianze e che hanno creato una società senza rappresentanza. Sel ha terminato il suo percorso ma il suo patrimonio non è andato disperso; si è semplicemente evoluto, perché prende le distanze dalla missione iniziale e dal quadro politico di riferimento (l’alleanza con il Pd di Bersani) nel quale prese vita. «Italia Bene Comune», il progetto di governo di centrosinistra a cui Sel era votata, non esiste più da tempo ed è ora di costruire un nuovo soggetto politico per quelle persone che, sfiduciate, non vanno più a votare, che si ponga come alternativa credibile al Pd e che riesca a costruire proposte concrete per migliorare questo paese. Se l’alternativa per noi è riunire i frammenti della sinistra in un’alleanza geneticamente moderata, se non di centrodestra, come ha proposto Giuliano Pisapia, allora è meglio restare a casa.

In questa avventura non c’è solo Sel, a cui si sono affiancati anche altri soggetti come “Futuro a Sinistra” (fondato da Stefano Fassina), “Tilt!”, “Esseblog” e diverse altre personalità, come il deputato ex Pd Alfredo D’Attorre, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l’ex candidato sindaco a Bologna Federico Martelloni, i giovani di Act!, Tommaso Fattori (Si, Toscana a sinistra) e tante altre realtà.

Stiamo provando a mettere insieme le competenze e lo spirito di sinistra e ricostruire un campo di forze che veda la Cgil, le associazioni, le forze di sinistra tutte insieme. Noi dobbiamo essere in grado di prendere la spinta di democrazia che viene dal Paese a partire dal No al referendum che ha le radici nella sofferenza e nel dolore che la gente vive in prima persona, per ricostruire una sinistra che sia in grado di rispondere a questa domanda di cambiamento. Il risultato del referendum con la netta vittoria del NO conferma che le persone hanno voglia di partecipare, di esprimersi, su cosa è o non è importante. Dobbiamo solo scegliere da che parte stare e ripartire. Facciamolo.

Fabrizio Resta
Segretario di Sinistra Italiana di Turi

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