Case popolari. Isa Schettini risponde a Catalano
“Ma cosa scrive?” L’attacco dell’ex consigliera sulla questione case popolari
“Non sono affatto in campagna elettorale” – è con queste parole che tuona Isa Schettini ai nostri microfoni, subito dopo ave letto la lettera inviata e pubblicata sul numero della Voce del Paese della scorsa settimana da Carmine Catalano.
Parole dure, quelle che usa l’ex consigliera dell’Amministrazione Resta nei confronti di quanto riportato sulle nostre colonne dalla penna di Carmine Catalano che nega le affermazioni che la stessa, nella settimana antecedente, aveva rilasciato sulla questione delle case popolari.
Forti i toni usati nella lettera del signor catalano che sottolineava come il lavoro portato a termine da Vito Notarnicola e dall’Amministrazione Coppi, fosse in realtà frutto di un continuo impegno della sua persona negli anni precedenti, quando si confrontò prima con la stessa Giunta Resta e successivamente con la Commissario, dott. Riflesso.
“Sono solo inesattezze” – ha proseguito decisa la Schettini che è tornata a ripetere le parole dette la settimana precedente: “Al bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare lavorammo io, Mariangela Volpicella e Antonio Tateo. Conosco a memoria ogni immobile, ogni famiglia disagiata e ogni situazione che coinvolgeva e coinvolge alcune famiglie turesi. Fu solo la caduta della nostra Amministrazione a bloccare il lavoro che noi avevamo iniziato e sul quale stavamo studiando da mesi, non come afferma il signor Catalano nella sua lettera”.
“Non nego – prosegue Isa Schettini – di essermi impegnata anche personalmente ed economicamente per aiutare alcune famiglie disagiate, insieme ad altri consiglieri dell’Amministrazione Resta e non riesco a capire perché Catalano abbia detto quelle parole nei nostri confronti” – aggiunge con forza.
Ribadisce perciò la palese infondatezza delle parole di Carmine Catalano, confermando la sua soddisfazione nel sapere che finalmente quel lavoro da loro avviato ha trovato una fine e soprattutto che le tante famiglie in difficoltà incontrate, possano avere un’abitazione. Quindi chiude evidenziando: “Non sono in campagna elettorale e non lo sarò. Forse è qualcun altro ad esserlo. Ma non io!”.
c.d.