Biagio Elefante vs Lavinia Orlando: battaglia sul web
Ancora una volta Biagio Elefante torna a far parlare di sé e lo fa attraverso il web. Per chi non avesse la possibilità di collegarsi ad internet e al social network Facebook, faremo un riassunto introduttivo alla vicenda. Come già avevamo riportato in passato, Elefante si scaglia spesso contro alcune personalità della politica turese e locale con post (brevi comunicati che ognuno può scrivere sulla propria bacheca Facebook) non proprio gentili.
Si era già scagliato contro lo stesso sindaco Coppi per la questione del ponte, con parole abbastanza provocatorie. Questa volta si è scagliato contro la Vicesindaco Lavinia Orlando, capro espiatorio di un’amministrazione per cui non ha certo parole di elogio. Segue un elenco puntato in cui Elefante si prodiga in una critica aspra, condivisibile o no, che analizza gli sbagli più eclatanti commessi in Comune. Condanna presunti aumenti-regalo concessi all’appalto rifiuti, le tasse amministrate arbitrariamente da un funzionario del comune e non su direttive dalla Giunta, lavori dalla durata prevista di 8 mesi portati a termine in 13, appalti “taroccati” come quelli del cimitero. L’ultimo punto, abbastanza criptico, si rivolge a dei fantomatici “individui che non rendono conto alcuno ed usano l’incarico per raccattare altri soldi e si esibiscono in minacce e violenze per difendere il loro operato, come mai si era visto in Turi finora”, denunciando un “sistema del clientelismo di falsa sinistra”.
La Orlando ha chiesto chiarimenti su quest’ultimo punto, rispondendo personalmente al post e sottolineando che “il Comune si fa aiutare dalle associazioni per realizzare eventi che da solo non riuscirebbe ad organizzare. Tali somme vengono erogate solo dopo che la manifestazione si sia svolta e previa puntuale rendicontazione delle spese (tramite scontrini, fatture quietanzate, ecc.) da parte dell’associazione organizzatrice. Il rendiconto, comprensivo di giustificativi, viene protocollato ed analizzato dai settori affari istituzionali ed economico finanziario”. “Solo dopo tale verifica – prosegue il vicesindaco – ed ammesso che sia positiva, si procede con il rimborso. Non capisco dunque a cosa/chi ti riferisca quando parli di contributi negati a chi rende il conto ed elargiti ad individui che non rendono conto alcuno”.
Elefante ha risposto al gancio destro della Vicesindaco con un colpo da manuale, ricordando l’operato delle amministrazioni precedenti. “Quando Fabio Topputi organizzò la festa patronale – incalza Elefante – rendicontò (pubblicamente in modo che chiunque potesse verificarne la veridicità) sia le spese sostenute sia gli introiti pervenuti dai cittadini, che erano superiori alle spese. Per cui non prese alcun contributo dal comune… non la caposettore, ma i cittadini, gli esercenti che hanno dato soldi hanno diritto di sapere dove sono finiti ed in che misura i loro soldi”. Lavinia, a sua volta, ha replicato alla provocazione promettendo che sul sito del Comune di Turi, in allegato alle determinazioni di liquidazione degli importi, si pubblicherà anche il relativo rendiconto comprensivo di entrate ed uscite, in modo da fugare qualsiasi dubbio. Decidete voi lettori chi esce sconfitto e chi esce vincitore da questo scontro, noi nel frattempo ci chiediamo “ma quale sarà l’ambito premio?”