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404 milioni di fondi europei per la sanità territoriale pugliese

La Conferenza regionale sulla Sanità

2 milioni e 200mila euro. Sarebbe questa la cifra destinata al nostro nuovo poliambulatorio, rientrante fra i progetti a priorità media che saranno realizzati nel 2017, nel piano di investimenti (programmazione 2014/2020) di Fondi europei (FESR), per un totale di 404 milioni di euro, da destinarsi a interventi di sanità territoriale extraospedaliera. Un piano di riordino che prevede, dunque, un’inversione di tendenza con una vocazione al sociosanitario e al territorio molto più spiccata rispetto al passato.

Martedì 16 febbraio, alle ore 12.00 a Bari, presso la sede del Consiglio Regionale (sala Guaccero), il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro e il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Giovanni Gorgoni, hanno tenuto una conferenza stampa per la presentazione di questi finanziamenti, che dovrebbero permettere interventi mirati al miglioramento della qualità dei servizi territoriali su tutta la regione. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche i direttori generali delle sei Asl pugliesi.

“La prima fase – si apprende da PressRegione – avviata già a fine dicembre per una ricognizione dei fabbisogni, ha consentito l’individuazione di 139 progetti, di cui 66 hanno una priorità alta e ammontano a più di 230 milioni di euro; 52 sono stati definiti con una priorità media e ammontano a circa 200 milioni di euro e 21 hanno una priorità bassa e si assestano sui 60 milioni di euro”. Nella sola Asl di Bari sarebbero stati individuati 15 progetti a priorità alta e 16 a priorità media. Tra questi ultimi – come già detto –  rientrerebbe anche il poliambulatorio di Turi.

Infatti, “i progetti finanziati con fondi Fesr dovranno essere funzionali al completamento del piano di riconversione dei presidi ospedalieri dismessi e saranno quindi utilizzati per la realizzazione di nuove strutture sanitarie territoriali, poliambulatori specialistici, consultori e strutture dei dipartimenti territoriali (prevenzione, salute mentale, dipendenze patologiche e riabilitazione). Tra le direttive strategiche ci sono, inoltre, il sostegno agli interventi di riconversione di immobili per la realizzazione di strutture extraospedaliere per le cure intensive per anziani gravemente insufficienti, per le cure palliative a pazienti oncologici e malati terminali, nonché per la riabilitazione. I progetti finanziati con fondi Fesr prevedono, infine, il potenziamento delle dotazioni tecnologiche dei distretti socio-sanitari per il sostegno alla specialistica ambulatoriale e includono obiettivi di sviluppo della telemedicina per l’integrazione dei servizi ospedale-territorio”. 

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