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La Carta di Parigi arriva a Papa Francesco

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Il Presidente del Consorzio Mediterrae, Roberto De Pascalis, e l’Amministratore Delegato, Natalino Ventrella, sono stati ricevuti in Vaticano lo scorso 10 febbraio. Ad accoglierli, il segretario di Papa Francesco, a cui i due concittadini hanno consegnato una copia originale della Carta di Parigi, una pergamena che dalle mani del segretario passerà direttamente in quelle del Santo Padre, che ne potrà prendere personalmente visione. “Per noi sarà un grande onore” – commenta Ventrella, il quale ci ricorda che il documento, indirizzato e consegnato al presidente francese Hollande, affronta temi importanti quali le problematiche climatiche e ambientali, fondamentalmente legate all’irreversibile fenomeno del Global Warming, e gli interventi che si ritengono opportuni. “Al momento – spiega l’Amministratore delegato di Mediterrae – la Carta di Parigi da noi inviata è risultata una delle poche che sono arrivate sul tavolo dei vertici”.

Questo viaggio è stato anche l’occasione per “far partire uno dei progetti di start up nel settore agricolo relativi al Consorzio Mediterrae” e legato al bando “Stimulating the innovation potential of SMEs for sustainable and competitive agriculture, forestry, agri-food and bio-based sectors” indetto dalla comunità europea.

“L obiettivo – spiega Ventrella – è quello di dotare le aziende agricole di mezzi tecnologici d’avanguardia per condurre attività di ricerca e produzione agricola per la commercializzazione di prodotti di alto livello qualitativo. È quello di dotare le stesse di un impianto di avanguardia per realizzare prodotti alimentari decontaminati, ricavati prevalentemente da colture idroponiche fuori terra. Di ottenere colture assolutamente indipendenti dagli agenti ambientali (clima, contaminanti, batteri, virus, animali, 
etc) e di realizzare sperimentazioni di colture simulando anche condizioni climatiche avverse, così da lasciare una finestra aperta verso le necessità alimentari per la vita dell’uomo nello spazio. Un’analisi svolta a livello internazionale ha mostrato la presenza di un mercato sempre crescente di prodotti alimentari decontaminati, di alta qualità e rispondenti a requisiti specifici, magari anche in termini di ‘Functional Foods’. Gli impianti saranno realizzati integrando le tecnologie più avanzate ed includendo la gestione elettronica automatizzata per il comando e controllo della crescita vegetale in serre ermetiche 
di nuova generazione ed impianti di produzione e conservazione integrati in una gestione semiautomatica computerizzata. Il tutto con L’aiuto dei fondi europei a fondo perduto”.

Inoltre, prosegue l’Amministratore Delegato, “abbiamo in mente di presentare a breve anche sul territorio della Puglia una particolare serra, rimovibile, che si può spostare da una zona all’altra, mirata soprattutto all’agricoltura biologica”. Il tutto in linea con “un’agricoltura basata su prodotti biologici”. Questa serra, oltre ad evitare l’uso di fitofarmaci, permetterebbe una protezione del prodotto nelle condizioni climatiche avverse.  “Questo invito lo rivolgiamo anche ai produttori del territorio turese. Laddove fossero interessati, possono contattarmi al mio indirizzo email nataleventrella@gmail.com“>nataleventrella@gmail.com”.

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