Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Cultura

Gesù cristo: tra idea e verità

Da sx, Franco Tommasi, Don Nicola D'Onghia e Domenico Resta (3)

“Non c’è Cristo che tenga” è il titolo del libro presentato sabato 16 gennaio, presso il Centro Studi di Storia e Cultura “M. Pugliese” di Turi dal professor Franco Tommasi.

Un titolo molto provocatore – “in realtà non sono molto soddisfatto da questo titolo sostenuto dall’editore” – ha annunciato lo scrittore, che, ha ringraziato il Centro Studi per la sua ospitalità. Numerosi i presenti che, nonostante la pioggia ed il freddo della serata, hanno voluto ascoltare e prendere parte ad una presentazione che “si pone quasi in prosecuzione all’incontro organizzato la scorsa settimana con Don Pasquale Pirulli” – ha poi aggiunto Don Nicola D’Onghia, studioso di teologia e parroco di San Giovanni Battista.

Dopo una rapida presentazione dell’autore, è proprio Don Nicola D’Onghia ad aprire ed accompagnare il pubblico nelle complesse righe del testo di Tommasi, uno scienziato, professore presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento, che ha deciso di imbattersi nell’arduo tema della storicità di Gesù Cristo. Con un occhio “non religioso”, come lo stesso ammette, ha voluto indagare e ricercare le origini di quella verità Cristiana che tanti professano ma pochi, probabilmente conoscono e perseguono.

“Il tema affrontato – ha preso la parola Don Nicola, complimentandosi con l’autore per il lavoro compiuto – è realmente molto complesso, perché vuole mostrare come su Gesù le fonti sono siano così ricche e sicure”. Un testo, come già il titolo rimanda, provocatore, che mira a far riflettere su un tema antichissimo ma sempre nuovo: che rapporto c’è tra il Gesù storico e il Gesù della fede? “Tanti gli atteggiamenti che si riscontrano: concordismo, discordismo, fideismo”. E su questa linea si pone il lavoro di Tommasi: invita a riflettere; ad usare la ragione per interrogarsi sulla verità di Gesù, non soffermandosi sul dato teologico; sul Vangelo, che nulla ha di storico. “Qui si insinua il discusso rapporto tra fede e ragione; tra teologia e storia” – ha ribattuto il parroco della nostra cittadina, puntualizzando come il tema scelto dal Tommasi sia un tema antico, ma sempre attuale, perché legati ad un modo di porsi nei confronti della religione, spesso basati sul fideismo o, di contro, “anche chi ha certezza in Gesù, non sempre ha fede”.

A non avere fede e anzi, non credere in Gesù Cristo, sono spesso gli scienziati, coloro che tendono a leggere, con dati e numeri, la realtà che li circonda. Franco Tommasi, piuttosto, supera questo atteggiamento di discordismo e piuttosto prende “posizione dell’esistenza storica di Gesù e alla fine disegno un’immagine di Gesù non molto confessionale”.

Ma il Gesù di cui si parla e di cui si professa realmente quello che racconta la Chiesa? È a partire da questa domanda che l’autore spiega il motivo per il quale ha scritto questo testo e compiuto le sue minuziose ricerche. “In Italia ci sono pochissimi studi sul Gesù storico, rispetto agli altri ambienti culturali. Si sa ben poco e si dice ben poco. Inoltre, come non religioso, è stato per me un modo per allacciare un dialogo con i cristiani, che spesso dicono qualcosa senza sapere. E questo è un vero problema e un vero peccato” – prosegue il professore, confermando come la religione Cristiano cattolica sia l’unica ad avere fondamento storico. “Questo dialogo, però, fino ad ora non si è ancora realizzato” – perché diffuso è quel fideismo che porta i cristiani a credere senza interrogarsi sulla reale esistenza e verità.

Un testo, quello presentato, non per tutti i lettori ma sicuramente degno di entrare nelle librerie di chi, nonostante il proprio credo, voglia investigare, accompagnato dall’autore, sulle origini di una religione che nei secoli ha determinato guerre e morie; che ha incontrato sostenitori e oppositori; che rappresenta, nell’epoca in cui ci si domanda se porre o meno un crocifisso in aula e nei luoghi pubblici, la reale importanza e verità di quel crocifisso, che non è fede in sé, ma racconta, con un’immagine, una vicenda storica di cui poco ancora si sa ma nella quale Franco Tommasi ha cercato di porre delle risposte.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *