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Ecotassa 2016: per Turi l’aliquota massima

Noicattaro. Bidone ecotassa

Ecotassa 2016: Turi pagherà l’aliquota massima. “Hai purtroppo scritto una notizia non vera. […] Mi aspetto un articolo di rettifica” – ci scrive un assessore in merito all’articolo sull’Ecotassa 2016 apparso sullo scorso numero del nostro giornale. Ma ahimè, la notizia, oltre ad essere stata diffusa da quasi tutta la stampa locale cartacea e online, trova fondamento nell’atto dirigenziale (reperibile online) n. 678 del Registro delle Determinazioni della Regione Puglia (Dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche e paesaggio. Sezione ciclo rifiuti e bonifica. Servizio gestione dei rifiuti) del 24 dicembre 2015, con oggetto “validazione delle percentuali di raccolta differenziata dei Comuni per la determinazione del tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti e contestuale assegnazione a ciascun comune della Provincia di Bari dell’aliquota di tributo dovuto per l’anno 2016”. L’atto determina “di approvare  – lo riportiamo testualmente, così da non lasciare più adito a dubbi – in applicazione di quanto disposto con L.R. 38/2011, l’aliquota di tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani, dovuto per l’anno 2016, per ciascun comune della Provincia di Bari in € 25,82 (euro venticinque/82), fatta eccezione per il Comune di Bari per il quale l’aliquota è di € 22,59 (euro ventidue/59), per i Comuni di Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia, Grumo Appula e Conversano per i quali l’aliquota è di € 19,77 (euro diciannove/77), per i Comuni di Poggiorsini, Triggiano, Polignano a Mare per i quali l’aliquota è di € 11,62 (euro undici/62), per i Comuni di Cassano delle Murge, Adelfia, Putignano e Mola di Bari per i quali l’aliquota è di € 6,97 (euro sei/97), per i Comuni di Cellamare e Rutigliano per i quali l’aliquota è di € 5,17 (euro cinque/17)”. Dunque non ci siamo inventati niente. E considerando anche il fatto che, per l’anno appena iniziato, non si parla ancora di premialità e obiettivi promossi dalla Regione per pagare di meno, ad oggi, sulle tasche dei contribuenti turesi per il 2016, si riverserà l’aliquota massima. Che poi per l’Ecotassa 2015 si sia arrivati a pagarla solo 7,50 euro/tonnellata, lo si deve principalmente a quei cittadini, commercianti e produttori che hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi di incremento della raccolta differenziata previsti dalla Regione.

Per Palmisano stessa situazione del 2015. Per il consigliere Antonello Palmisano, da sempre in prima linea per l’ambiente, la notizia invece non giunge inaspettata. “Per il 2016 – ci spiega – si prospetta la stessa situazione che si era avuta per il 2015”. In effetti, già dal 2014, Turi è chiamata a pagare il massimo dell’Ecotassa, poiché non rientra tra quei comuni che hanno avviato il processo di raccolta differenziata. Questo ha significato – secondo il consigliere – che non si siano potute raggiungere fin da subito le “importanti percentuali” che servono per stare al di sotto dell’aliquota massima. “Negli anni passati (2014 e 2015 ndr), la Regione ci ha dato la possibilità di pagare meno, ovvero quanto dovuto nel 2013, raggiungendo determinati obiettivi di incremento della raccolta differenziata”. E promette: “Se per il 2016, l’Ente regionale metterà in campo altre situazioni simili, noi faremo di tutto per cogliere quelle occasioni”.

La proroga a Catucci fino a fine gennaio. Con il consigliere Palmisiano torniamo brevemente sulla proroga con cui la Ditta Catucci coprirà il servizio di raccolta rifiuti durante “tutto il lasso di tempo che ci separa dall’inizio dell’appalto”. E spiega: “Visto che si tratta di uno di quei servizi che non può assolutamente essere interrotto, è stato necessario fare una proroga fino a fine gennaio, quando si spera che il Tar decida a riguardo e, in un caso o nell’altro, sarà fatto l’affidamento definitivo che darà inizio al nuovo servizio”. L’avvio della raccolta differenziata – apprendiamo da Palmisano – non dovrebbe farci pensare a una situazione molto diversa da quella che viviamo oggi, “il passaggio non sarà drastico e repentino, ma graduale. Si continuerà per un breve periodo di tempo con i bidoni che poi, pian piano, saranno eliminati, in concomitanza della consegna dei mastelli alle famiglie”.

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