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Giovani ma non inesperti!

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È stato sicuramente l’appuntamento più condiviso, atteso e seguito di tutto il calendario natalizio turese. Ad organizzarlo, come tutti ormai sanno, la giovane Associazione Post-it che, sostenuta da cittadini e associazioni locali, ha dato vita ad un evento che ha raccolto tantissimi consensi e apprezzamenti.

Calato il sipario sulla loro prima organizzazione del Presepe Vivente, li abbiamo incontrati.

Vi attendevate un così grande successo e afflusso di pubblico?

“Onestamente no! Non ci aspettavamo così tanta gente, proprio perché abbiamo dedicato gran parte del tempo a disposizione, nei lavori di preparazione per l’evento, quindi non abbiamo avuto modo di soffermarci a pensare all’eventuale e potenziale riscontro, sebbene ciò che stavamo realizzando fosse, ai nostri occhi, già qualcosa di meraviglioso. È inutile negare che il successo dell’evento derivi dai nostri concittadini in primis, poiché hanno creduto nella forza dei giovani, hanno voluto esplorare il loro potenziale e soprattutto credono, come noi, che la novità sia condizione necessaria per la crescita”.

Col senno di poi, avreste cambiato qualcosa?

“No, non avremmo cambiato nulla, almeno per quanto concerne l’evento in senso stretto, ma giustificandoci, almeno in parte con l’inaspettato numero di visitatori, ammettiamo che non abbiamo valutato bene (solo nella prima serata) le modalità di ingresso e di uscita. Dato che gli errori e i suggerimenti sono per noi essenziali per la crescita, abbiamo prontamente risolto nella serata successiva”.

Qualcuno si è domandato il motivo per il quale avete dedicato solo due serate, dell’intero periodo festivo, al presepe vivente…Quali le vostre motivazioni?

“Volevamo essere prudenti per due semplici motivi: in primis, perché è stata la nostra prima esperienza; il secondo motivo è quello che non potevamo conoscere il riscontro della manifestazione”.

Una location sicuramente nuova e che ha contribuito a far crescere la curiosità dei cittadini. Come è nata questa scelta e, se avrete la possibilità di rifarlo, pensate a un nuovo luogo turese da valorizzare?

“L’obiettivo che ci ha fatti nascere, e che ci accompagnerà nel mentre della nostra crescita è quello di portare delle novità a Turi, ma il cimitero vecchio, vogliamo che diventi la “casa” di una nuova tradizione: il presepe vivente. Quindi se avessimo la possibilità in futuro di riproporlo, non penseremmo ad una location diversa da quella del 2015. Infine per rispondere all’ultimo quesito, promettiamo a Turi di impegnarci per valorizzare altri posti in occasione di altri eventi”.

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