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Turi incassa 139mila euro da Conversano

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L’odg del debito fuori bilancio. La discussione su due fronti. Il riconoscimento del debito fuori bilancio, durante l’assise consigliare di lunedì scorso, per la liquidazione delle competenze legali all’avv. Bagnoli – relative alla causa civile promossa dal Comune di Turi contro il Comune di Conversano per il mancato pagamento dei costi di gestione del deposito situato presso la “Piscina di Susa” – apre la discussione su due fronti: la stipula dell’atto transattivo con l’erogazione della somma pagata da Conversano e la questione dei contenziosi a Turi, la mediazione e la prospettiva, suggerita dall’opposizione, di un avvocato comunale.

La causa civile tra Turi e Conversano. È il 31 ottobre 1996 quando la Giunta della Regione Puglia ordina ai Comuni di Conversano, Sammichele di Bari e Turi di conferire i propri rifiuti presso l’area di smaltimento attrezzata del nostro comune, sita in contrada Piscina di Susa, al fine di fronteggiare la grave situazione igienico-sanitaria ed ambientale creatasi a seguito della chiusura della discarica della Ditta Lombardi Ecologia di Conversano. Con lo stesso atto, viene ordinato a questi Comuni di ripartire in modo proporzionale alle quantità dei rifiuti rispettivamente conferiti i costi complessivi di gestione dell’area attrezzata, compresi quelli necessari per la sistemazione della stessa area. Sulla base di queste disposizioni, dal 1 novembre 1996 al 30 dicembre dello stesso anno, i tre comuni conferiscono in quell’area i propri rifiuti. Nel frattempo, con un atto di Giunta Comunale del 13 giugno 1997, l’Amministrazione comunale di Turi quantifica in 157.273,058 lire i costi da addebitare al comune di Conversano e ne chiede il pagamento. “Nonostante le varie richieste – si legge sulla proposta di deliberazione del Consiglio – il pagamento non è mai stato soddisfatto”, pertanto, con un atto di Giunta (febbraio 1999) vengono posti in essere gli atti legali necessari per il recupero di quella somma.

La sentenza del Tribunale di Bari. La questione arriva al 19 febbraio 2004 quando, sempre con un atto di Giunta, si autorizza il sindaco pro-tempore “a promuovere un giudizio dinanzi al Tribunale di Bari contro il Comune di Conversano e la Ditta TRA.DE.CO. di Altamura, per sentirli condannare al pagamento dei costi derivanti dalle operazioni di deposito e di gestione dei rifiuti solidi urbani”, prodotti da Conversano nel 1996 presso l’area Piscina di Susa di proprietà del Comune di Turi. Nella sentenza del 22 ottobre 2014, Conversano viene condannata a pagare i 157.273,058 lire, equivalenti a 81.224,76 euro, oltre la rivalutazione monetaria e gli interessi. A questi si aggiungono le spese di CTU, nonché le spese processuali di 7.795,00 euro a titolo onorario, oltre IVA e CPA e rimborso forfettario, come previsto dalla legge. Insomma, la cifra complessiva pagata da Conversano a Turi è di circa 139 mila euro. Da quanto apprendiamo in Consiglio, la somma sarebbe stata già introitata dal Comune di Turi. Stipulando un atto transattivo, infatti, il Comune condannato dalla sentenza, avrebbe in tal modo rinunciato a produrre ricorso. All’avvocato Bagnoli è stato riconosciuto un onorario pari a 9.470,64 euro.

Contenziosi. Si apre la strada della transazione. Analizzando il bilancio di previsione, Birardi riporta in aula la questione dell’avvocato comunale, con cui si potrebbe risparmiare il pagamento degli onorari dovuti ai legali che assistono il Comune nei vari contenziosi. Tuttavia, Coppi tranquillizza in merito: “Per mia esperienza, credo che abbiamo ad oggi un livello di contenziosi molto più basso di quello che io ricordavo”. E parla di soli due ricorsi di rilievo al Tar. Per il resto – spiega – si tratterebbe prevalentemente di procedimenti legali dovuti alle buche stradali, per cui gli onorari dovuti agli avvocati risulterebbero alquanto modici, tali da escludere anche il ricorso ad assicurazioni, che costerebbero molto di più. Inoltre – spiega – molti di questi contenziosi sarebbero uno strascico del passato. Sulla questione dell’avvocato comunale, il Sindaco “la vede difficile”, visto che non si riesce nemmeno ad acciuffare un responsabile economico-finanziario. La vicenda di Conversano, tuttavia, apre la strada della transazione. Lo stesso Coppi afferma che “c’è una maggiore elasticità da parte anche di chi deve avvallare queste procedure”, anche grazie alle nuove leggi che vanno in questo senso. Ovviamente, prima di tutti questi discorsi, sarebbe opportuno fare in modo che i cittadini non si vedano costretti a far causa al Comune.

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