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Camposeo: “La posizione di Impegno per Turi non è mai cambiata”

Impegno per Turi Camposeo Renzo

Dopo l’approvazione del bilancio, il Sindaco ha incontrato i segretari e coordinatori dei partiti della coalizione di maggioranza per discutere del rimpasto di Giunta, resosi necessario – per alcuni – dopo il passaggio degli assessori Tardi e Caldararo al Pd. Quale è la sua opinione in merito?

“Il Sindaco convoca periodicamente i segretari e i coordinatori dei partiti di coalizione. L’ha fatto sia prima che dopo l’approvazione del bilancio affinché l’azione politica segua di pari passo quella amministrativa. È evidente a tutti  che i due assessori sono passati al PD, ma questo ha portato un sereno confronto di posizioni all’interno della colazione”.

Da questi incontri, pare sia emerso che il rimpasto di Giunta si avrà solo a metà mandato, cioè a dicembre 2016. Perché qualcuno ritiene i due assessori (Tardi e Caldararo) “intoccabili”?

“Non ci risulta che esistano persone intoccabili. Il Sindaco dispone della sua maggioranza seguendo criteri condivisi, cui si è ispirato nominando questa Giunta. A nessuno è mai stato assicurato nulla”.

Quale posizione ha assunto o assumerà Impegno per Turi e quali sono i rapporti con gli altri gruppi di maggioranza?

“La nostra posizione non è mai cambiata. Semplicemente richiamiamo l’attenzione sui principi di cui ho detto nella risposta alla domanda precedente. Ricordando che Impegno per Turi è un movimento civico nato solo ed esclusivamente per gli interessi del nostro Paese”.
Si può parlare di “crisi di maggioranza”?
“Per quello che sappiamo, i componenti della Giunta cooperano al meglio per amministrare il paese, così come lo hanno fatto dal primo giorno. Se ciò non fosse, solo allora parlerei di ‘Crisi’. Una maggioranza è in ‘Crisi’ se non è in grado di operare nell’interesse della comunità che rappresenta. Non siamo in questa situazione.
C’è il rischio di una “caduta” dell’Amministrazione Coppi?

“Non ve ne sono i presupposti. Tutti sanno che provocare una ‘caduta’ sarebbe un danno per la comunità ed un suicidio politico per molti. Si tratta di una fase in cui si discute di equilibri politici rispetto ai quali la Giunta si è formata. Una fase in cui si cerca di ricordare come siamo arrivati al successo elettorale dell’anno scorso e come ciascuno di noi si è posto di fronte all’elettorato. Confidando sempre nel senso di responsabilità, nell’intelligenza, nell’equilibrio di ciascuno degli eletti e ciascuno dei partiti, gruppi e movimenti”.

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