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Politica

Orlando: “Faccio mea culpa!”

Lavinia Orlando

Gentile Direttore,
accolgo con un sincero mea culpa quanto da Lei denunciato nello scorso numero de “La voce del paese”, nella nota a sua firma avente ad oggetto la presenza di stand con animali nella fiera di Sant’Oronzo.
Stia pur certo che non si apriranno per Lei le porte di Caronte, né sarà tacciato di cattiveria o stupidità (come da Lei, mi sia consentito, ingenerosamente presagito), perché le sue osservazioni, nel caso specifico, sono del tutto fondate e corrette.
È trascorso un anno e qualche mese di amministrazione e lo scempio di animali ammassati in numero abnorme in piccole gabbie si è reiterato, essenzialmente perché l’Amministrazione non ha ancora approvato il regolamento comunale sulla tutela degli animali che consentirà, come già effettuato in molti altri comuni, di normare, oltre al resto, anche la disciplina relativa all’esposizione ed alla vendita di animali, di delimitare le modalità ed i limiti entro i quali è possibile espletare il commercio, con particolare attenzione al fatto che lo spazio riservato agli animali sia idoneo a dimensione, indole, razza e numero di esemplari e venga comunque garantita libertà di movimento all’animale nonché la possibilità di assumere la posizione eretta.
Tale regolamento è stato inserito tra gli obiettivi dell’Assessorato alla Polizia Municipale per l’annualità 2015 (non si dimentichi che, solo da qualche  mese, Turi ha nuovamente un Comandante di P.M., che il Tenente Valentini, che ha svolto le funzioni di Comando per numerosi mesi, ha dovuto svolgere tanto compiti organizzativi, quanto funzioni operative e che ci sono stati, medio tempore, due pensionamenti; un mix che ha reso, di fatto, impossibile, agire su tutti i fronti).
Ciò precisato, non devono neanche passare sotto silenzio alcuni piccoli passi compiuti dall’Amministrazione comunale, sempre sul fronte relativo alle problematiche animali. Si pensi, ad esempio, alla modifica delle tariffe SUAP. Con delibera di giunta n. 7 del gennaio 2015, infatti, si è provveduto a rivisitare i costi istruttori che devono essere sostenuti da chi intenda espletare un’attività sul territorio turese. Se, prima della suddetta delibera, chiunque volesse installare un circo sul territorio turese pagava soli 75 euro, con le modifiche apportate e per una specifica volontà politica, dovrà oggi sborsare 500 euro. Tale costo rappresenta un forte deterrente per chiunque voglia esercitare attività aventi ad oggetto spettacoli con animali, tale da spingere soggetti che lavorano nel settore a considerare Turi come un Comune in cui, nella sostanza, vige il divieto di installazione di circhi.
L’intento polico-amministrativo è di proseguire su questa strada, con buona pace di chi opera nel settore ed il prossimo step sarà sicuramente quello, come già precisato, di approvare un regolamento sul benessere animale (che, peraltro, è già stato abbozzato, anche sulla scorta dei numerosi suggerimenti provenienti dalle associazioni animaliste presenti sul territorio).
Concludo questa mia precisando che piacerebbe a tutti gli amministratori risolvere qualsivoglia problematica presente sul territorio che si governa con un solo schioccare di dita, ma la realtà non è, purtroppo, così semplice, altrimenti non si spiegherebbe un mandato della durata di cinque anni.
La saluto cordialmente.

Lavinia Orlando

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