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Emozioni lunghe venticinque anni

Il Comitato Festa Patronale del presidente Di Venere

Sono passati 25 anni dalla sua posa e la sua bellezza, insieme alla sua mano protettiva, continua a poggiarsi sul capo dei fedeli e dei suoi devoti.
È la statua di Sant’Oronzo, che nella serata di domenica 23 agosto, come venticinque anni prima, ha    visto radunarsi, ai piedi del suo basamento, tantissimi fedeli e cittadini turesi per la sua benedizione.
Una corona di fiori è stata deposta in terra, direttamente dalle mani di colui che ne pensò e ne permise la realizzazione, il presidente del Comitato Feste Patronali, Marinuccio Di Venere che volle donarla alla cittadinanza turese.
Visibile, nei suoi occhi, l’emozione nel rivivere quegli anni, non dimenticati, della sua firma alla grande festa e di quel lontano 23 agosto 1990 quando il Vescovo, Mons. Domenico Padovano,  benedisse la statua del Santo Protettore di Turi. Allora, a coronare il quadro di devozione della serata, anche il Carro Trionfale, fermo davanti alla Chiesa Di San Giovanni Battista.
Quella statua, alta circa 2,50 cm, di marmo di Carrara, che da allora, ancora oggi accoglie i turesi e quanti giungono nella nostra cittadina, ha così ricevuto la benedizione da parte di Don Nicola D’Onghia, seguito dall’applauso di quanti ogni giorno si fermano ai suoi piedi, alzano lo sguardo e rivolgono un segno di croce e una preghiera di protezione per se stessi e i propri cari.

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