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Politica

La “manovrina” tributaria di Coppi

Rocco Birardi

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Menino Coppi è incapace di fotografare la realtà del territorio. Il bilancio è come sempre il banco di prova, perché i conti non mentono. E non è una questione di formulette. Prendiamo ad esempio la sola manovra tributaria discussa in Consiglio. Non è nulla di eccezionale, ma solo tagli lineari, senza criterio o capacità di guardare con lungimiranza alle varie esigenze e alle problematiche di una comunità. Si è fatta solo tanta propaganda su una pressione fiscale che sembrava dovesse sparire per sempre.
Questa compagine, così com’è, risulta incapace di programmare l’attività politica, rissosa e innervata da trame e sotterfugi, figuriamoci come potrà nei prossimi mesi progettare l’attività amministrativa, che richiede serietà e stabilità politica, oltre che capacità di fare squadra. Il bilancio che andrà in Consiglio il prossimo 31 agosto sarà il termometro di questo quadro drammatico, perché è l’architettura completa, dalle cui fondamenta è possibile capire quanto è stato programmato e quanto improvvisato e propagandato.
Qualche giorno fa, sembrava appunto che le tasse come per magia dovessero sparire. Il consigliere di opposizione Rocco Birardi, che non è certo un partigiano o un rivoluzionario, a fatica riesce a contenere lo stile moderato cui ci sta abituando.
Nell’ultimo Consiglio finalmente è emersa un po’ di dialettica tra maggioranza e opposizione. “Hanno fatto un po’ di pubblicità – ammette Birardi – dicevano che avrebbero abbassato le tasse, e invece la manovra è piuttosto risibile. Basti pensare che la Tasi è stata ridotta dallo 0.25 ad appena lo 0.22, cioè tanto per dire che l’hanno abbassata, senza peraltro agevolazioni di rilievo come hanno fatto altri comuni, ma solo sui disabili. L’addizionale Irpef dello 0.8% è la stessa, con esenzione sui redditi inferiori ai 10mila euro, e ricordo che è stata proprio l’Amministrazione Resta ad attuarla così com’è ancora oggi.
Hanno solo enfatizzato una manovrina. Tutto il resto è più o meno rimasto invariato. La Tares è perfino aumentata. E come quando tiri la coperta corta, hanno dovuto aumentare le tasse sugli studi professionali e le utenze non domestiche, gravando come al solito sull’economia reale del paese. Ci auguriamo che per l’anno prossimo Renzi tolga l’Imu sui terreni agricoli, altrimenti saranno ancora dolori”.
La manovra tributaria descritta da Birardi e discussa in Consiglio non cambia di molto il quadro, perché di fatto questa è una maggioranza che non conosce la realtà del paese che amministra. Quando poi un’Amministrazione non attira altre risorse, non va oltre gli schemini di un bilancio, non vanta eccellenze all’interno del suo esecutivo, succede che indebolisce la nostra economia già poco attrattiva all’esterno e isolata nel contesto dell’Area Metropolitana.
“Ancora una volta – lamenta Birardi – ho tirato fuori la storia di Lidl, per risolvere la quale serve una variante al Piano Regolatore. La villa è in condizioni pietose, e poco rispettose per la comunità e per chi paga le tasse, il punto sport in via Casamasssima si commenta da solo” – conclude il dottore.
Quindi che bilancio dobbiamo aspettarci ad agosto? A mio avviso la giunta e gli assessori che la compongono dovrebbero, per decenza e rispetto nei confronti dei Turesi, almeno restituire il cospicuo emolumento dopo oltre un anno di dolce far nulla.

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