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Cultura

Torna il Bibliomotocarro

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Lo avevamo salutato lo scorso 11 ottobre, ma lo riaccogliamo con grande piacere nel pomeriggio di martedì 28 luglio.
È il maestro Antonio La Cava con il suo Bibliomotocarro, per il terzo appuntamento estivo con “Il Ponte del Don” e il “rEstate a Turi”. Libri, quaderni, video e tanta fantasia ad attrarre tanti bambini e genitori per questo secondo appuntamento turese con il maestro di Ferrandina, ospitato presso la piazzetta dell’Annunziata, alle spalle della Chiesa di San Rocco.
Un appuntamento che non ha mancato di regalare nuove sorprese per i piccoli, come per i più grandi, attratti non solo dalle pagine esposte e da sfogliare, ma soprattutto dalla preziosa capacità di coinvolgimento del maestro lucano.
Antonio La Cava, maestro, ormai in pensione, che ha deciso di dedicare la sua vita ai bambini, ai libri e soprattutto a diffondere la cultura ha animato il caldo pomeriggio turese con storie, letture divertenti, racconti, giochi, laboratori, nella piazza turese, presto divenuta una libreria a cielo aperto, dove la parola d’ordine era ‘libro’. “Interessanti sono i Libri Bianchi” – ha raccontato il maestro La Cava, mostrando volumi realizzati dagli stessi studenti di scuola elementare, incontrati in questi anni. “Ognuno di loro ha raccontato una storia, la prima che gli fosse venuta in mente… e a partire dalla prima, ogni bambino ha aggiunto un proprio racconto, un disegno o tutto quello che desiderava”. Una sorta di diario di viaggio degli studenti italiani, sconosciuti tra loro, ma accomunati dall’incontro con il maestro e dall’aver scritto sullo stesso quaderno. “E se i libri li scrivessimo noi?” – fu la proposta di una bambina. Da qui, partì la possibilità di raccontare e raccontarsi del mondo della fanciullezza.
Un maestro di strada, una scuola in strada, in piazza, lungo le vie. E a Turi è così tornato il Bibliomotocarro facendo sorridere e divertire i tanti ragazzi e bambini che, con i loro genitori e nonni, hanno animato la piazza. Libri scelti, letti, commentati, in un pomeriggio dove la cultura libraria ha prevalso sulla tecnologia, e i bambini sono stati catapultati nella casetta del motocarro per vedere, oltre che leggere, le storie che non hanno età.

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