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Politica

Via Lidl una questione di Stato

Gianvito Pedone

“È un’assurdità turese: una strada che è stata abbandonata a se stessa per anni, nell’arco di un mese sembra essere diventata una questione di Stato, una priorità”. “Inviterei chi spinge su questa questione a guardare anche altre strade che forse sono sicuramente più particolari di strada Lidl. Per esserci tutta questa attenzione, c’è qualcuno che tenta di accendere il fuoco su questa situazione” – sono queste le prime parole dell’ass. Pedone, raggiunto al telefono per chiedere maggiori chiarimenti in merito a via Lidl e alla recinzione di cantiere che puntualmente viene scardinata per poter oltrepassarla.
Secondo Pedone, infatti, sarebbe “preoccupante” concentrare tutte le attenzioni su quella strada (ciò non vuol dire che vada sottovalutata – specifica) e poi ignorare altre aree, in cui la situazione è forse anche più problematica.
“Sinceramente io ho i miei dubbi su questi modi di fare” – spiega, considerando questa attenzione su via Lidl un semplice “far politica” da parte di qualcuno.
Poi, tornando su via Lidl, ne ripercorre le tappe storiche, rimarcando il fatto che “quel casino” non è opera dell’Amministrazione Coppi, ma che ora si “pretende” loro che in un anno risolvano problematiche che gli altri non sono riusciti a risolvere nel corso degli anni.
“Noi abbiamo trascorso un anno di amministrazione nel tentativo di risolvere i problemi che stanno su al comune. Se fosse così facile, anche loro, due anni fa, sarebbero andati a gonfie vele, parliamoci chiaro. Qualcuno dovrebbe iniziare a trattenere le parole”.
Ma oltre alla trascuratezza, cosa succede in quella via? Da anni – ci spiegano – il lato di strada della ragioneria è circondato da una recinzione di cantiere, che puntualmente viene scardinata, poiché passando da lì si riesce a tagliare un bel pezzo di paese. Negli ultimi dieci giorni, l’evento si sarebbe verificato almeno cinque volte. Dall’altro la della strada, invece, ci sono due pannelli che ostruiscono il passaggio con un divieto d’accesso.  
“Lì non si può passare – spiega Pedone – Al massimo potrebbero i proprietari  dei terreni limitrofi che non hanno altra via di accesso”.

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