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Corsi e pratiche per salvare una vita

La dott.ssa Arianna Gasparro apre la serata

In tanti hanno partecipato, lo scorso giovedì pomeriggio, alla lezione dimostrativa presso la Biblioteca Comunale. Un primo appuntamento, organizzato dalla consigliera Arianna Gasparro, con il dottor Francesco Pastore e le istruttrici S.I.M.B.A. a cui, turesi e non, hanno risposto con interesse e partecipazione. Genitori, nonni, familiari, personale scolastico ad ascoltare ed apprendere i rudimenti di quelle manovre che salvano la vita. Azioni che tutti dovrebbero conoscere, affinché il numero di morti per disostruzione cali sensibilmente. Per una maggiore diffusione dell’apprendimento delle azioni fondamentali per salvare una vita, come accennato nel pomeriggio di giovedì 9 aprile, dalla consigliera Gasparro, il nostro comune ha avviato un progetto importante: “Turi Cardioprotetta”. Corsi di formazione sulle manovre di disostruzione, pratica dell’uso dei defibrillatori e non solo. Ne parliamo con la dottoressa Gasparro, consigliera comunale ed ideatrice del progetto.
Grande partecipazione di pubblico nel pomeriggio dedicato alle manovre di disostruzione. Come nasce l’interesse a diffondere l’uso delle manovre?
“Siamo raggiunti tramite giornali e tv dalle tragiche notizie delle morti di decine di bambini l’anno per soffocamento da corpo estraneo. Si tratta di fatalità che è possibile prevenire con piccoli accorgimenti che ognuno di noi dovrebbe conoscere, soprattutto chi è a contatto con i bambini. Purtroppo al momento l’apprendimento di queste manovre non è ancora obbligatorio per legge per il personale che lavora negli asili e nelle scuole, ma  è una problematica molto sentita. Per questo abbiamo ritenuto necessario, anche a Turi, un primo passo nella conoscenza di queste pratiche che, come è stato detto, possono salvare la vita”.
In apertura della lezione, hai accennato all’idea, o meglio obiettivo, di rendere Turi una “Città Cardioprotetta”. Cosa significa e cosa comporterebbe?
“Alcune settimane fa abbiamo iniziato a lavorare a “Turi Cardioprotetta”, un progetto a cui tengo molto. L’obiettivo è il posizionamento di defibrillatori semiautomatici in punti strategici del nostro paese, assieme alla formazione di persone in grado di utilizzarli e addestrate alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare. La  conoscenza di queste pratiche da parte di più cittadini possibile, assieme alla disponibilità di un defibrillatore, cambia molto spesso la storia delle persone in arresto cardiaco, una emergenza per la quale è necessario intervenire in pochi minuti, per cui l’attesa del mezzo 118 è spesso  fatale”.
Nel corso della lezione dimostrativa si è fatto cenno a corsi di qualifica che tutti possono frequentare. Sono già in programma delle date e, per chi volesse partecipare, cosa può fare per iscriversi?
“Il prossimo passo sarà l’organizzazione a Turi di un corso per diventare operatori di Basic Life Support Defibrillation (BLS-D)  per lattanti, bambini e adulti. Il corso sarà tenuto dal dott. Francesco Pastore ed è previsto per il pomeriggio del prossimo otto maggio presso la Biblioteca Comunale.  Sarà  individuale e conferirà  attestazione valida su tutto il territorio nazionale. Consente di apprendere tutte le manovre necessarie in caso di soffocamento e di arresto cardiocircolatorio, oltre ad addestrare all’uso del defibrillatore. Per informazioni ed iscrizioni, suggerirei di contattare l’associazione S.I.M.B.A. o l’istruttrice nocese Teresa Parchitelli al numero 333-8083572”.
Fondamentale, come ha ripetuto il dott. Pastore, è l’azione rapida e efficace delle tecniche di disostruzione nei primi 4 minuti in cui insorge un’ostruzione. Fondamentale è non solo la conoscenza delle stesse da parte di genitori o familiari, ma anche da parte di insegnanti e personale mensa scolastica, a cui va anche insegnato il taglio opportuno dei cibi. Avete già pensato a dei corsi mirati per portare la prevenzione nella scuola turese?
“Per l’inizio del prossimo anno scolastico, stiamo pensando di realizzare un incontro di formazione sulla disostruzione pediatrica a scuola, che abbia come fruitori insegnanti e  personale ausiliario. Vorremmo inoltre aggiungere anche un corso specifico sulla preparazione e sul taglio dei cibi”.

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