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All’agricoltura serve concretezza

Il consigliere Antonello Palmisano

“Un incontro spontaneo di amici, un’aggregazione di persone attorno ad un tavolo tecnico” – è così che il delegato all’Agricoltura Antonello Palmisano ha definito il primo di una serie di incontri volti al “miglioramento dell’agricoltura in maniera reale”, tenutosi a Turi il 29 dicembre dello scorso anno. Hanno partecipato diverse personalità di rilievo, tra cui il dott. Enzo Lavarra, Vincenzo Netti, presidente dell’associazione europea Giovani Agricoltori, i rappresentanti di diverse associazioni agricole, alcuni rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole, vari amministratori locali e diversi professionisti.

L’iniziativa mira ad agire concretamente, a promuovere attività che “non siano le solite lettere ai Ministeri, le solite manifestazioni o i soliti convegni noiosi”, ma che portino a delle soluzioni che possano far reagire l’agricoltura in questo territorio. “Noi vorremmo che partecipassero più comuni possibili – ci spiega Palmisano –  almeno quelli a vocazione agricola. Ognuno sta cercando di trovare soluzioni e insieme di portare avanti un progetto che risponda alle esigenze degli agricoltori”.

Come nasce l’idea di questo nuovo approccio alle problematiche agricole? “Mano a mano e nel corso di convegni e mille incontri – ci racconta il consigliere – abbiamo  deciso di incontrarci, visto che eravamo uniti dallo stesso interesse: risolvere i problemi concretamente, lì dove le Istituzioni non hanno aiutato.  Vogliamo agire mettendo le mani in pasta”.

In questo primo incontro, vengono definiti  gli obiettivi. Primo tra tutti, la partecipazione ad Expò: si discute su “come presentarsi e quali messaggi portare”. Come molti di noi già sapranno, saranno due i canali attraverso cui Turi approderà all’evento mondiale: tramite le associazioni “Cuore della Puglia” e “Città delle Ciliegie”. Altro obiettivo, definito ormai dai più il “tormentone Palmisano”, è la Formazione, per essere in grado di rispondere alle sfide del nuovo secolo: internazionalizzazione,  innovazione, marketing sono nozioni che l’imprenditore agricolo non può non possedere. Seguono gli ultimi due obiettivi, l’attenzione alle varie opportunità di finanziamenti da poter suggerire agli imprenditori e l’uso dei Gal locali, visti come strumento fondamentale di promozione del territorio.

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