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Politica

L’onorevole Fitto a Turi

È stata inaugurata venerdì scorso la nuova sede della sezione di Forza Italia a Turi, in via Maggiore Orlandi. Il consueto taglio del nastro tricolore è stato affidato all’illustre ospite invitato per l’occasione, l’onorevole Raffaele Fitto. Presenti anche altre autorità politiche, quali i consiglieri regionali Michele Boccardi e Giammarco Surico, l’on. Nuccio Altieri, il senatore e coordinatore provinciale di Forza Italia Luigi Perrone, il senatore Pietro Liuzzi, il consigliere e vice coordinatore provinciale di Forza Italia Mariangela Volpicella, il consigliere Paolo Tundo e il coordinatore della sezione del partito a Turi, l’ex assessore Angelo Palmisano.

“Siamo qui per inaugurare la nostra sede – ha esordito la Volpicella  – Tra i nostri desideri vi era quello che tutte queste autorità fossero qui presenti”. Fa dunque un breve riassunto delle ultime evoluzioni del partito a Turi, per poi ribadire il grande lavoro a livello provinciale che si sta svolgendo nei vari territori: “Con il nostro segretario provinciale, il senatore Luigi Perrone, stiamo facendo un ottimo lavoro in tutti i comuni: aprire nuove sedi, è questo l’obiettivo di tutto il coordinamento provinciale”. Non viene poi dimenticata l’attività svolta in consiglio comunale: “Io e Paolo Tundo ci siamo candidati in una lista civica, ma presto ci siamo costituiti come gruppo Forza Italia all’interno del consiglio comunale, perché il nostro comune denominatore è la condivisione, anche in tutte le azioni politico-amministrative che andiamo a svolgere. È proprio questo denominatore, la condivisione, che ci lega alla vostra azione – afferma rivolgendosi a Fitto –, a livello regionale, a livello nazionale e a livello europeo”. È chiaro dunque, nelle parole della Volpicella, l’appoggio a Raffaele Fitto: “Ti sosterremo fino alla fine – sottolinea  – soprattutto nella volontà di far nascere le decisioni di partito dal basso, senza che vengano imposte dall’alto”. L’altro argomento di cui si condivide la linea di azione dell’Europarlamentare è il discorso delle tasse, “un argomento a me molto caro – spiega – in quanto io ed altri ex amministratori ci siamo dimessi un anno fa proprio perché eravamo contro una politica tassaiola.  Con questo spirito di iniziativa, con questo spirito di condivisione e soprattutto con l’entusiasmo che ci accomuna, noi siamo pronti a combattere per raggiungere i grandi obiettivi che sono prossimi all’arrivo”. E conclude così, per poi passare il microfono ad Angelo Palmisano, il quale sottolinea la necessità di tornare a fare politica sui territori, “ascoltare la gente, stare per strada, intercettare quelle che sono le reali esigenze del popolo in questo momento particolarmente difficile per l’Italia intera”.

La parola passa infine a Fitto, per cui l’inaugurazione di questa sede costituisce un segnale forte, “la dimostrazione che c’è tanta gente che si vuole impegnare concretamente, che vuole lavorare sui temi concreti che abbiamo sempre sostenuto con molta forza”. A questo punto spiega la sua posizione all’interno di Forza Italia: “Io non sto cercando di portare avanti una battaglia contro qualcuno, sto cercando di mettere in campo un criterio, che è quello che possa dare una legittimazione forte a chiunque voglia svolgere dei ruoli. Penso che sia corretto e giusto che all’interno di un partito, così come in un consiglio comunale, ci vada chi abbia una legittimazione e un riconoscimento dal basso, con la fiducia degli elettori. Reputo che il centrodestra e Forza Italia, in maniera particolare, abbiano bisogno in questo momento di tornare sui territori, di confrontarsi con la gente, di ascoltare soprattutto le ragioni per le quali dal 2008 al 2014 nove milioni di persone, che prima votavano per noi, non sono andati a votare – riferendosi principalmente ai risultati delle europee 2014 –. Bisogna interrogarsi, capire cosa sia accaduto – sostiene Fitto – e cercare di mettere in campo un partito che parli di nuovo a quelle fasce di popolazione che hanno bisogno di una rappresentanza”. E prosegue: “Questo dibattito non si concluderà con una nomina a dirigente nazionale. Non mi importa niente di tutto ciò. Ho interesse ad un metodo che possa farci ritornare tra la gente a parlare delle questioni e dei contenuti in modo particolare” a partire dalle tasse, per poi passare alla tassa sulla casa. L’altro tema su cui bisogna tornare è, secondo l’Onorevole, quello del rapporto con l’Europa: “Non possiamo continuare ad andare in Europa con l’atteggiamento di chi deve accettare qualsiasi cosa, all’interno delle istituzioni europee dobbiamo sostenere con forza le nostre ragioni”. E si avvia alla conclusione: “Su questi punti come su tanti altri dobbiamo riprendere le ragioni del nostro impegno, i contenuti che ci hanno caratterizzato, per mettere in campo un progetto politico di un partito che si rilancia e che recuperi l’orgoglio della sua azione, che non si chiuda su se stesso e che si metta in discussione.  Dobbiamo aprire le porte e le finestre e uscire dalle logiche sbagliate Su questo non dobbiamo avere paura. E dobbiamo mettere in campo proposte serie e concrete. Mi auguro che questo dibattito di cui di cui state leggendo sui giornali possa trovare una soluzione. Per quanto mi riguarda trova sicuramente la determinazione dell’essere portato avanti”. 

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