Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Cultura

Poesia senza barriere: a Sammichele una serata di emozioni

Pietro Carenza con Alba Laudadio traduttrice di LIS

Si è svolta nella serata del 30 novembre, presso l’Aula Civica di Sammichele di Bari, la 3° edizione del Concorso Nazionale di Poesia, organizzato dalla Pro Loco “Dino Bianco”.

A raccontare le emozioni “Con un piede nel passato e lo sguardo al futuro”, due poeti turesi, che hanno gareggiato nella sezione Libera. Si tratta di Pietro Carenza, con la sua “Ricordo Ancora” e Maria Elena Didonna, con “L’illusione di Morfeo”.

'Ascoltiamo dagli occhi'

“Il tema del concorso era un piede nel passato e lo sguardo al futuro – ci racconta Elena – così ho pensato al Passato e Futuro come se fossero due amanti: effettivamente senza un passato, non ci possono essere aspettative”. “Ho rivisitato il concetto partendo da una storia d’amore impossibile” – e da questo, il titolo della lirica, ‘l’illusione di Morfeo’. “Ricordo ancora” quando, prima dei miei 4 anni…” – spiega Pietro, rievocando i rumori e i suoni che all’improvviso, un farmaco, ha reso silenzio.

 Tanti gli intervenuti alla serata, molti provenienti da diversi paesi della provincia, pronti ad ascoltare, applaudire e complimentarsi, con tutti gli artisti presenti in concorso.

Presentato dal presidente della Pro Loco “Dino Bianco”,  Silvio Tateo, la serata della premiazione ha visto la lettura delle poesie premiate, con una particolare finestra sulla poesia del nostro concittadino Pietro che è stata anche interpretata in segni LIS da Alba Laudadio, mentre l’artista Pompeo Colacicco, ha disegnato con il carboncino alcune poesie, realizzando un disegno proprio sulla poesia di Pietro. “Ascoltare con gli Occhi” è il titolo dato all’opera compiuta, sottolineando così la caratteristica delle persone sorde, che  non udendo dalle orecchie, sviluppano un sesto senso, ascoltano dagli occhi, così come è scritto nella poesia “Ricordo ancora”.

Durante la serata è stato inoltre esposto al pubblico, il quadro scultura di Pietro, “L’Alfabeto della nuova LIS”, ed un volantino con la Lingua dei Segni ha circolato tra le poltrone della sala. Un lungo applauso e poi un’alzata di mano vibrata – gesto che sostituisce l’applauso per i sordi, hanno danzato nella sala dell’aula civica dove ogni partecipante, vincitore e non, ha goduto di uno spettacolo che forse mai aveva incontrato. Le mani, i gesti, gli sguardi, i sorrisi, hanno accompagnato il concorso di poesia dove, assieme alle parole, hanno trionfato i sentimenti, le emozioni, i ricordi del passato e le speranze del futuro, tutte racchiuse nei versi dei partecipanti.

Poesia da Pubblicare sulla Voce del Paese ill

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *