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“Citta delle Ciliegie”: verso strade più concrete

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Un punto all’ordine del giorno del consiglio comunale tenutosi venerdì scorso ha riguardato il pagamento della quota associativa a “Città delle Ciliegie” per  il 2013, un contributo non versato durante l’anno di riferimento e che ammonterebbe a una cifra complessiva di 1000 euro. Evidentemente – come ha spiegato il sindaco Coppi –  durante l’approvazione del bilancio, il Commissario Prefettizio ha fatto dei tagli, includendo tra questi anche tale contributo di partecipazione. Ulteriori precisazioni in merito vengono fornite dal consigliere e delegato Antonello Palmisano: “Noi siamo tra i soci fondatori. Abbiamo partecipato insieme ad altri comuni italiani che condividono con noi la stessa cultura della ciliegia. Abbiamo fondato questa Associazione a cui ogni anno dedichiamo una somma associativa. Nel 2013 questa somma non è stata saldata, quindi oggi ci ritroviamo a pagarla. È una partecipazione importante, quella a “Città delle Ciliegie”, sia perché ci fa entrare all’interno di un circuito di produzione, quindi di un sistema di marketing del prodotto, sia per l’immagine che se ne può ricavare, in quella che può essere considerata una competizione a livello nazionale, riguardante la ciliegia più buona d’Italia. Non dimentichiamo che per molti anni il nostro prodotto si è confermato e riconfermato come la ciliegia più buona d’Italia. Questa è una comparazione che può avvenire grazie all’inserimento in un circuito del genere”. Il consigliere di minoranza e capogruppo Tundo chiede come questa Associazione intenda valorizzare il nostro prodotto nei mercati nazionali e esteri e come si voglia sviluppare questa iniziativa. “In realtà negli anni passati la questione città delle ciliegie sembra essere sfuggita un po’ di mano – spiega Palmisano –  soprattutto nella fase commissariale perché è mancata la segnalazione dall’Associazione al comune di Turi. A giugno c’è stata l’annuale festa della ciliegia, si è fatta nella provincia di Napoli e il comune di Turi sembrava non essere stato invitato. Da indagini successive è venuto fuori che in effetti c’è stata questa mancata comunicazione, dato che delegati per il comune di Turi, in quel momento, non ce n’erano. Attualmente non c’è una programmazione di tipo commerciale, né abbiamo ancora avuto modo di incontrare il direttivo dell’Associazione per stabilire insieme quelli che devono essere i percorsi da condividere. È sicuramente importante iniziare ad intraprendere discorsi diversi rispetto a quelli che sono stati attuati fino ad ora. Ad oggi si sono fatte fiere, manifestazioni, eventi, per rafforzare il posizionamento all’interno dei consumatori del prodotto, però si è limitato a questo, quindi a una funzione di promozione e informazione. Non si è mai intervenuti in quella che può essere la commercializzazione della ciliegia. Queste sono strade che dobbiamo intraprendere con l’Associazione e i produttori locali e che ci vedranno impegnati, io spero, nel prossimo futuro”. È il sindaco a ribadire l’importanza di questa partecipazione, condivisa anche dal consigliere Tundo e da Sandro Laera, il quale ribadisce che l’Associazione non debba limitarsi solo ad una festa nazionale, ma a rendersi promotore del prodotto anche in altri luoghi e contesti e puntare su argomenti un po’ più concreti. La posizione del capogruppo di Fratelli d’Italia viene condivisa anche da Palmisano: “Dobbiamo cercare di concretizzare quello che è il lavoro degli agricoltori pugliesi”. L’esposizione fatta da Palmisano riceve l’elogio di Tundo, che manifesta tutta la sua stima nei confronti del consigliere di maggioranza: “Mi piace che esprimi in maniera trasparente, corretta. Sono pienamente soddisfatto”. Il punto viene votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale.

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