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Sant’Oronzo d’Ottobre: “Non erano previste processioni!”

L'intervento di Lavinia Orlando

All’indomani della Festa di Sant’Oronzo d’ottobre, non si sono fatti attendere i commenti sulla mancata presenza del Santo, portato in processione o celebrato in una festa che porta il suo nome.

“Mi aspettavo una processione con il corteo storico” – è il commento, quasi unanime, che ha fatto da lancio ad una serie di ricordi o di pensieri attorno a questa occasione. “Vi posso assicurare – spiega Alberto Lenato, presidente dell’Associazione Bersaglieri, che ha collaborato alla realizzazione della Festa – che non erano in programma “processioni” di nessun genere”. “Sicura, – ricorda Alberto – è la memoria che tale ricorrenza si festeggiava per la “buona” annata e per la vendemmia ed ecco perché abbiamo cominciato con i bambini che interrogano i nonni”. Il riferimento è alla mattinata di sabato quando alcuni bambini della primaria sono scesi nella Grotta e chiacchierato con Nonno Pasquale.

È, infatti, al Sànde Rònze di vennègne (di vendemmia) che la tradizione turese guardava e festeggiava il 18 ottobre, fino a quando – e la certezza sulle date non è possibile averla – si è deciso di interrompere questa tradizione.

Ma è questa pagina di storia turese che l’Amministrazione Comunale – organizzatrice dell’evento – si è impegnata a rispolverare. E a confermarcelo, la stessa vicesindaco, Lavinia Orlando, anche assessore alla Cultura, ha ribadito come “ci siamo preoccupati di riscoprire un’antica tradizione turese”. Di fronte alla mancata presenza di una processione del Santo, conferma, che: “non era di nostra competenza, ma la scelta di fare o meno una processione è riservata all’autorità religiosa”. “Dobbiamo anzi, – conclude – ringraziare Don Giovanni Amodio che, nonostante la ricorrenza del suo sacerdozio, ci è venuto incontro spostando la Santa Messa e ci ha permesso di tenere in Chiesa Madre il convegno sul Santo e le tradizioni turesi”.

Sulla questione abbiamo anche voluto sentire Don Giovanni Amodio. “Avevo già riferito al Comitato il motivo per il quale non sarebbe stato portato in processione il Santo”. “Già dai tempi di Don Vito Ingellis, fu tolta la processione del Santo”, alla quale, aggiunge Don Giovanni, bisogna anche legare l’esatto momento storico. “Sant’Oronzo non ha nulla a che vedere con il Corteo Storico realizzato in serata, poiché le due occasioni fanno riferimento a due momenti storici differenti. Sant’Oronzo è del primo secolo; il corteo storico, che nasce come rievocazione storica di un episodio che riguarda Turi, fa riferimento al XVIII secolo e non tocca l’ambito religioso”. A confermare le parole di Don Giovanni, quanto esposto nel convegno svolto in Chiesa Madre alle 19.00, dove proprio il dott. Domenico Resta ha precisato le motivazioni storiche che hanno accompagnato la scelta della manifestazione. 

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