I 5&9 per la 24h di Roma
Quanto può durare un sogno? Un attimo, un minuto, un’ora?
A volte può succedere che un sogno possa durare per ben 24 h e se come cornice ci fosse la meravigliosa città eterna, ecco che il sogno diventerebbe una favola che non si stancherebbe mai di vivere.
Venerdì 12 settembre nel suggestivo Parco dell’Acquedotto di Roma, inaugurata con gare campestre amatoriali, ha preso il via uno degli eventi più suggestivi per gli appassionati di Mountaine bike: la 24h di Roma. Una competizione di endurance che prevedeva per i partecipanti, un percorso su sterrato che ogni squadra, seguendo una loro specifica strategia, avrebbe dovuto percorrere a partire dalle 12 di sabato 14 settembre, fino a mezzogiorno di domenica 15 settembre.
Due squadre del 5&9 Mtb di Turi erano pronte a scattare allo start.
Nel suggestivo scenario del Parco degli Acquedotti, i migliaia di bikers giunti nella capitale hanno affrontato una gara unica nel suo genere.
Da un lato la Tuscolana, dall’altro via delle Capanelle, in mezzo ben 9 km di strada e di storia che scivolavano via sotto le veloci ruote delle Mountaine bike e che lasciavano respirare ai bikers i duemila anni che hanno visto Roma diventare prima il più grande Impero della Storia e poi la capitale d’Italia.
Il Parco degli Acquedotti è un territorio dove, durante l’antica Roma, furono costruiti 7 acquedotti romani e papali che davano acqua alla città. Col progresso degli anni queste terre diventarono sempre meno importanti e lasciate all’abbandono più totale. Nel 1988, grazie ad un comitato cittadino, il Parco dell’Acquedotto fu sottratto al degrado, all’incuria ed all’insediamento selvaggio e fu riportato agli antichi splendori. Oggi è uno dei fazzoletti più importanti del parco Regionale dell’Appia Antica.
Pierino Sabatelli, Pino Toppunti, Gianni Cazzetta e Mimmo Angelillo da un lato, Donato Rossi, Vito Palmisano, Stefano Mazzone, Luigi Palmieri formavano la seconda squadra. Ogni componente aveva un tempo ben preciso che doveva spendere al meglio al fine di totalizzare quanti più chilometri possibile che, aggiunti a quelli degli altri, avrebbe concorso a portare la propria squadra più in alto possibile nella classifica generale del best team.
La 24 h di Roma, prevedeva anche la possibilità per gli atleti di poter gareggiare in solitario. Nessuna alternanza. Un proprio tempo, una propria strategia, una propria sfida. Un giorno intero sulla bike e tanta voglia di battere ogni record.
Peppino Ligorio, sempre del team 5&9 Mtb di Turi ha voluto sfidare se stesso in un’impresa titanica. La sua esperienza gli ha regalato una gara magistrale, studiata nei minimi particolari che gli ha permesso di percorrere ben 270 km.
Un altro grande successo targato 5&9 Mtb resosi protagonista anche in questa gara complessa, stressante ma anche entusiasmante che i nostri bikers turesi hanno affrontato con il loro carisma e la loro passione per lo sport che più amano.
In programma per il futuro altre gare ed un progetto ambizioso, così come il presidente Pierino Sabatelli ci ha voluto anticipare in esclusiva.