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Cultura

Storia di un amore tra note partenopee

Da sx, Romana Petri, dietro Mariano Di Venere, Tilde Pomes, Franco Tomasi e Alina Laruccia

Si è tenuto giovedì 4 settembre, presso la libreria Eleutera, l’evento patrocinato dal Comune di Turi e dalla Regione Puglia riguardante la presentazione dell’ultimo romanzo di Romana Petri: “Giorni di spasimato amore”.

Il Presidio del libro di Turi con l’Associazione “Il Viandante” ha accolto l’autrice vincitrice di numerosi premi e due volte finalista al premio Strega, figlia del cantante lirico e attore Mario Petri, che interpretò a Turi “Il segno di Zorro” negli anni ’60.

L’evento, presentato da Alina Laruccia, è stato allietato dalla musica partenopea di Franco Tommasi che nel corso della serata ha intonato vari pezzi famosi della tradizione napoletana.

Tema centrale: l’amore. L’amore quello vero, puro, forte. Talmente forte da non fermarsi neanche dinanzi alla morte. È la storia di Antonio che si vede togliere la sua amata dalla brutalità della Seconda  Guerra Mondiale. Una perdita che non accetta, un amore che continua ad aspettare, osservando giorno dopo giorno il mare e sperando di riabbracciare presto la sua Lucia.

Romana Petri descrive un sentimento molto raro nella nostra società, una fedeltà all’amore che porta alla follia, al rifuggire un evento della vita, purtroppo inevitabile e a volte prematuro.

L’alienazione dell’individuo dinanzi alla potenza di un sentimento così forte porta l’uomo a cadere in una profonda solitudine affettiva da cui è davvero difficile uscire; ad alleviare questo profondo dolore ci proverà una seconda donna, Teresa con la sua energia e vitalità. Potrà la vita rappresentata da Teresa, spezzare il potente legame che Antonio ha con la morte ma che rappresenta l’amore della sua vita?

A far comprendere la profondità che il libro trasmette, Mauro Paladini e Tilde Pomes che ne hanno interpretato degli estratti, mentre un’ altra “nota” di emozione è arrivata dalla brillante voce di Mariano Di Venere che ha intonato “Tu sì na’ cosa grande” di  Domenico Modugno.

Nella serata anche l’intervento dell’Assessore alla Cultura e vicesindaco, Lavinia Orlando che ha molto apprezzato l’opera dell’autrice rilevando quanto la follia d’amore in realtà non è che una normale condizione umana accompagnata da un fortissimo sentimento.

Una serata splendida, con un numeroso pubblico nonostante la pioggia abbia costretto gli organizzatori a trasferirsi all’interno della libreria Eleutera.

Per l’evento Alina Laruccia, presidente del Presidio del libro, ringrazia “Carmen Mezzapesa per la direzione artistica, Mariano Di Venere e il musicista Franco Tommasi, venuto appositamente da Lecce per l’occasione”. “Un ringraziamento – continua e conclude la signora Laruccia – va anche ad Alberto Lenato per aver accompagnato gli ospiti alla scoperta della Grotta di S. Oronzo, facendo così conoscere, oltre che un nostro fiore all’occhiello, anche una tradizione che si tramanda da secoli”. 

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