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Cultura

Monica a Los Angeles

Monica Notarnicola

Raccontaci la tua esperienza al Festival della Voce.

“L’8 agosto scorso, ho avuto grazie a Silvio Tateo, presidente della Pro Loco di Sammichele ‘Dino Bianco’, l’opportunità di essere la conduttrice di un famoso festival canoro regionale, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Si tratta del Festival della Voce 2014, svoltosi presso il Centro Parrochiale della cittadina. L’evento è stato dedicato allo scrittoreattorecompositorecantante e comico italiano Giorgio Faletti. Silvio (che è anche un bravo cabarettista della scuola di Zelig) ha introdotto lo spettacolo con la magistrale lettura delle significative parole della famosa canzone ‘Minchia signor tenente’. Si sono esibiti dieci giovani cantanti in un repertorio molto vario che spaziava dalla musica internazionale a quella italiana: da una ‘Una poesia anche per te’ di Elisa a un ‘Un amore da favola’ di Giorgia, ‘No one’ di Alicia Keys, ‘Hurt’ di Christina Aguilera, ‘Listen’ di Beyoncè, ‘Amore unico amore’ di Mina, ‘Che sarà’ dei Ricchi e Poveri, ‘Tu si ‘na cosa grande’ di Domenico Modugno, ‘Ce la farò’ di Alex Baroni (una delle mie song preferite) e ‘Ci sarai’ di Francesco Renga. E’ stato per me un grande onore presentare dei giurati così professionalmente preparati come quelli che sono stati scelti per la giuria quali: Luciana Pizzi, insegnante di canto moderno in varie scuole, Gerardo Spinelli, grandissimo baritono italiano, Alessandra Notarnicola, mezzosoprano professionista, docente di canto lirico e moderno presso ‘Ricordi Music School’ di Milano, Ester De Leonardis e Gabriella Birardi Mazzone, rappresentanti della Pro Loco di Casamassima e dell’associazione ‘I musicanti del paese azzurro’ che si occupa del recupero etno-musicologico dei canti del lavoro dei campi; l’avvocato Gianvito Pugliese, presidente della Fondazione ‘Piccinni’ e Lidia Petrescu, sua collaboratrice. Sono rimasta particolarmente colpita dal progetto di recupero storico-musicale dell’associazione ‘I musicanti del paese azzurro’ e sinceramente mi piacerebbe portarlo a Turi. Avevo già pensato ad una cosa simile tempo fa ma diventa più interessante farlo, sfruttando una rete già presente di validi esperti. Ho apprezzato e condiviso la scelta del vincitore del Festival, Aldo Liotìno che secondo me è un artista, non solo molto umile ma anche di talento, capace di arrivare al cuore dell’ascoltatore. C’è stata una larga partecipazione di pubblico, grazie alla co-conduzione con Silvio Tateo, attraverso i suoi  divertenti sketch e un alto livello degli artisti. Ha cantato peraltro il turese Mariano Di Venere, vincitore della scorsa edizione. E’ stata fatta anche una raccolta fondi per l’acquisto di un pulmino. Bella iniziativa!”

Il ruolo di conduttrice è una svolta nella tua carriera?

“No. In realtà, ho condotto diverse volte. Ho lavorato anche come speaker per una radio di Putignano, G.R. Radio Onda Network ed organizzato e presentato eventi culturali sia per Bandeàpart, di cui sono stata referente territoriale, sia per la mia associazione culturale. Ah, dimenticavo! Ho realizzato vari servizi televisivi per TRC, tv di Santeramo in Colle. In uno di questi faccio un volo pazzesco su un autogiro (per chi volesse visionare questa simpatica esperienza: https://www.youtube.com/watch?v=uH3BZnlbZTo). Quando ero adolescente lavoravo in locali importanti di Bari e provincia come animatrice e conduttrice. Ho peraltro presentato eventi d’apertura della nostra festa patronale.”

Cosa è accaduto quest’anno nella tua vita artistica? Abbiamo condiviso tantissime foto dall’estero. Te la senti di raccontarci qualcosa in più?

“I miei sacrifici iniziano a dare dei buoni risultati. C’è, che inizio a dare una svolta. A Novembre sono in America…e non voglio dirvi di più, a parte che sto lavorando sul mio singolo ‘La sposa del vento’, ispirato ad un quadro di Kokoschka.”

Chi stimi o apprezzi degli artisti turesi e chi invece non vuoi proprio vedere?

“Stimo molto Michele Marzella, mia sorella e Piero Rinaldi. Non c’è nessuno che susciti la mia antipatia anche perché ritengo che la musica, anche quella che non ci piace, ha da darci qualcosa e che le contaminazioni siano meravigliose. E poi c’è spazio per tutti, per ogni espressione artistica, se pur differente.”

Cosa non sappiamo di te? Per esempio, pregi e difetti…   

“Non sapete di me che sono una perfezionista incallita. Amo dormire e sono una testarda ‘volubile’. Tra i pregi ci sono: la flessibilità, la voglia di mettersi in discussione e l’autoironia.”

Facciamo un bel gioco: se fossi un animale chi saresti?

“Una tigre ed un gatto. Dolce e aggressiva nello stesso tempo. Determinata e tenace. Ogni tanto faccio le fusa…”

Se fossi un dipinto, quale saresti?

“Sarei uno di quei quadri espressivi di Pollock. Mi piace quando egli afferma che quando è ‘dentro’ i suoi quadri, non è pienamente consapevole di quello che sta facendo. Solo dopo un momento di ‘presa di coscienza’ si rende conto di quello che ha realizzato. Non ha paura di fare cambiamenti, di rovinare l’immagine, perché il dipinto vive di vita propria. Egli cerca di farla uscire l’arte. È solo quando gli capita di perdere il contatto con il dipinto che il risultato è confuso e scadente. Rimanendo in contatto con esso, c’è una pura armonia, un semplice scambio di dare ed avere e l’opera riesce bene. Un po’ per me è così nella musica.

Se fossi una canzone, quale suoneresti?

“A me piace suonare le mie canzoni. Anche perché sono al mio livello. Quindi mi riconosco in quelle ma adoro anche ‘Le clair de lune’ di Debussy e le suonate di Beethoven ma le faccio suonare ai professionisti.  Sono nata con questi ascolti, grazie ad un padre molto attento.”

Se fossi una nazione, quale sceglieresti?

“La Gran Bretagna e l’America. Anche se mi vedo nella sofferenza e nella povertà dell’Africa e nella bellezza profonda dell’India.”

Se fossi un’attrice, in quale film saresti protagonista?

“In uno dei film di Almodovar. Adoro la sua complessità.”

Cosa faresti di tanto folle e anti-conformista?

“Io non amo vivere in modo standard. Non mi sono mai piaciuti i conformisti. Ma non ritengo che in questo ci sia follia ma solo una grande voglia di vivere intensamente la propria vita. E la mia vita mi ha tolto e mi ha dato. Vorrei citare a riguardo Osho. ‘Tutti cercano la sicurezza, e proprio per questo si lasciano sfuggire la vita. Più sei sicuro, più sei morto. La vita è pericolo. Dunque esiste un solo tipo di vita: vivi pericolosamente. Rischia sempre tutto: il prossimo istante non è certo, perché preoccuparsene? Vivi pericolosamente e con gioia. Vivi senza paura e senso di colpa. Vivi!”

E’ bello condurre una serata o un programma?

“Si, fantastico. L’anno scorso ho avuto anche l’opportunità di fare l’inviata speciale nel programma ‘Sing of Win Talent’ di Manila Gorio, andato in onda ( anche in replica) sul Canale 16 del digitale terrestre, Blustar. Il 22 presenterò il ‘Gypsy Jazz Trio’ (
Salvatore Russo – Chitarra solista , Tony Miolla – Chitarra ritmica , Camillo Pace – Contrabbasso), presso l’ Agriturismo Montepaolo. Ci sarà anche la partecipazione di Telenorba.”

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