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La Coldiretti di Turi a Conversano

La Coldiretti di Turi a Conversano

Lo scorso giovedì 24 luglio e fino al 27, si è alzato il sipario sulla seconda edizione di “Mandorle e Sapori a Corte”, la kermesse gastronomica che ha visto protagonista, nella vicina Conversano, la mandorla pugliese, prodotto di eccellenza alla base di tradizioni e di sapori che uniscono il vecchio al nuovo, la tradizione, con l’innovazione culinaria.

A raccontare la mandorla turese, la Coldiretti di Turi che ha accolto i numerosi visitatori nel suo stand sotto la torre del famoso castello conversanese.

La riscoperta della mandorla è stata il tema delle serate, per un rilancio legato alla sua vasta possibilità d’impiego, dai preparati alimentari alla cosmesi.

Il mandorlo, prima pianta a fiorire e annunciare la primavera, ci regala un prodotto dalla grande versatilità, per questo da valorizzare e riscoprire. La mandorla del Sud Est Barese, in particolare, è buona e nutriente, molto proteica, ricca di calcio e di acidi grassi essenziali, utili a combattere le malattie cardiovascolari e a mantenere una pelle giovane ed elastica. Da essa si possono ricavare paste, dolci e il cosiddetto “latte di mandorla”, una bevanda rinfrescante, dalle proprietà dissetanti, depurative e antinfiammatorie, ricca di antiossidanti, fibre e minerali. Dalle mandorle si ricava anche un prezioso olio limpido, che si usa come emolliente per le pelli secche e sensibili e che trova impiego nella formulazione di creme e preparati, perchè facilmente assorbibile e ricco di vitamina E.

Purtroppo la maggior parte di questi semi oleosi presenti sugli scaffali dei negozi, o utilizzati come materia prima, proviene principalmente da paesi lontani, soprattutto Spagna, Cina e California. Negli ultimi anni però, grazie a una maggiore attenzione verso la filiera corta e la produzione biologica, si sta riscoprendo una tradizione produttiva importante, soprattutto in Puglia, dove la pasticceria a base di mandorle è conosciuta da secoli.

Nel sud est trova largo spazio la Mandorla Genco, ma tante sono le cultivar conosciute e dalle quali si possono creare vere e proprie opere d’arte, come la nostra rinomata Faldacchea.

Negli anni passati però i mandorleti, soprattutto in Puglia, sono stati abbandonati per fare spazio a colture più redditizie, ma qualcosa sta cambiando. Da qualche anno crescono le iniziative a tutelare il prodotto e valorizzarlo rispetto alla concorrenza.

“Dietro un’autentica mandorla pugliese c’è sicuro nutrimento, anche per la nostra economia”: questo è lo slogan che “Mandorle e Sapori a Corte”, organizzato dall’Associazione Culturale il Sud Est nel Cuore con la collaborazione di Coldiretti e Comune di Conversano. 

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