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Politica

L’incoerenza alla base della lista vincitente?

annarita Rossi

“A Turi il Partito Democratico sparisce dal Consiglio comunale ma…salva Impegno per Turi – Sel – Rifondazione comunista. Complimenti a tutti!”. È con queste parole che tuona sulle pagine di Facebook l’ex segretario del PD, Annarita Rossi, all’indomani della vittoria di Impegno Comune per Turi alle elezioni amministrative.

Una frase forte che ha seguito quella nella quale la stessa segretaria ha affermato che “per la prima volta nella mia vita ho preferito rinunciare ad un diritto fondamentale per ogni cittadino: il voto. Si, ho rifiutato la scheda delle amministrative creando anche qualche disagio al presidente del seggio. Io continuerò a battermi per ridare dignità e onestà alla politica. Quella che abbiamo visto in questa campagna elettorale è tutt’altra cosa”.

Duro e chiaro il suo attacco ad una lista che ha riunito in sé le forze del centro sinistra turese e ha permesso una vittoria sulla divisione del centro destra, ma palese il suo disappunto dinanzi ad un simbolo, ad una bandiera che, dalle sue parole, spariscono dalla gestione governativa comunale. Un nome, un partito che “doveva camminare da solo”, traspare così il pensiero dell’ex segretario che aggiunge aspramente come piuttosto i risvolti politici cittadini hanno permesso di salvare “tutti quelli che fino a ieri erano i nostri avversari”. Così riporta alla luce antiche parole, versi citati e pensieri espressi negli anni passati, quando qualcuno sui palchi aveva gridato l’indignazione nei confronti di alcuni comportamenti e alcuni accordi. In questo modo sottolinea l’incoerenza dimostrata in questa campagna elettorale nei confronti di idee espresse in passato e non portate avanti in quest’ultimo periodo, solo “per occorrenza”. Unioni di partiti e movimenti con l’unico scopo di vincere – si legge tra le righe dei pensieri espressi – che si scontrano con i messaggi lanciati prima della campagna elettorale.

“Il PD non ha salvato dei partiti, ha salvato Turi contribuendo a vincere le elezioni con un candidato sindaco (tra l’altro targato PD)” – è stata la risposta di Rifondazione Comunista di Turi.

“Vi auguro di riuscire a scrollarvi tutti i rancori verso i vostri vecchi amici del PD che io avrei dovuto (come affermava qualche tuo amico) buttare fuori dopo la mia nomina” – controbatte Annarita Rossi che alla fine termina – “se dire la verità è sputare veleno, non abbiamo altro da dirci. Buon impegno comune per Turi”.

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