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Buche a Turi: i residenti si fanno giustizia da soli

Un video satirico del 2013 apparso su Turiweb e dedicato alle buche

Il più scaltro dei politici alternativi a chi ha devastato Turi negli ultimi anni (Gigantelli, Boccardi, …) potrebbe utilizzarla come arma elettorale. Questa foto esclusiva de La Voce del Paese è il simbolo della totale decadenza e dello stato di abbandono della nostra povera città. I concittadini sono stati condotti sull’orlo della disperazione al punto da farsi giustizia da soli, sfidando le leggi: infatti, sulla parallela di via Cisternino, due signore armate di cazzuola e cemento hanno riempito uno dei numerosi crateri presenti sull’asfalto. Una foto che dovrebbe far arrossire di vergogna la classe politica e dirigente che ha amministrato negli ultimi dieci anni, intascando voti, soldi, potere, poltrone alla Regione, senza riuscire nemmeno a fare ordinaria amministrazione.

Rispolveriamo alcuni vecchi articoli apparsi su Turiweb e sul settimanale La Voce del Paese. In questo paese si sta come d’autunno, sugli alberi, le foglie… non si riesce a potare un albero, ma si concedono favori, in deroga, per perimetrare ristoranti e ville private. Si ingolfano gli uffici di contenziosi di cittadini contusi a causa delle buche, ma si sono liquidati senza ritegno permessi a costruire ovunque, anche in zone dove non è consentito colare cemento. Tanto cemento, come una lava vulcanica si è impadronito di lame e gravi, risparmiando l’essenziale, lasciando scoperte buche e ferite ancora aperte.

foto grande con zoom

È il paese delle contraddizioni questo. I giovani ostentano impegno politico, ma non vogliono fare i conti col passato e con il proprio padrone di turno. Fascisti di facciata, duri e puri, “nazionalisti” nell’amore per il proprio campanile, e allo stesso modo complici del regresso culturale e politico in cui siamo stati confinati da “illustri” esponenti di casa nostra. Politicanti furbi, che frodano l’Enel per tenere pesanti e tese, come piombo, le proprie tasche, e tirchi quando si tratta di mostrare rispetto per il bene pubblico: potare, asfaltare, semplici operazioni di bilancio. Capitolo a parte meritano i dirigenti e i funzionari pubblici, tronfi quando ricevono apprezzamenti e “gratificazioni”, specializzati nello sport tanto in voga a Turi: perdere finanziamenti e fare a gara a chi riesce a perderne di più e in meno tempo disponibile.

I nostri amministratori non sono nemmeno tanto più volponi dei colleghi putignanesi. Quando si va a votare stranamente si sciolgono i cordoni della borsa pubblica, pur di raggranellare più voti possibili per un tornaconto privato. Putignano, a pochi giorni dalle comunali, sta liquidando ingenti somme per la “Manutenzione straordinaria strade centro urbano”. Straordinaria, si danno la zappa sui piedi da soli, perché appunto tra pochi giorni si vota. Danno la brioche al popolino, gettano del fumo agli occhi perché ormai la politica si consuma nel qui e ora spazio-temporale. Da noi non si riesce a fare nemmeno questo.

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