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Politica

Ncd e Pd: questo matrimonio si può fare!

Onofrio Resta

Il Partito Democratico potrebbe riuscire nell’impresa di dividersi nella sua insostenibile leggerezza dell’essere, pur non essendo, qui a Turi, un partito di grande consistenza. Mentre a destra, l’euforia degli scendiletto, per l’annunciata candidatura di Sandro Laera, comincia paurosamente a vacillare. Cortigiani di turno, fascisti all’occorrenza e detrattori della lingua italiana, portatori servili alle processioni e imbianchini di sepolcri nel privato, tutti riverenti a Boccardi, il leader che mai apre bocca, l’uomo che non deve chiedere mai, ma che tutto vuole, e nulla fa alla Regione e per il bene comune. Immaginiamo già le loro espressioni, come quelle dei celeberrimi soldatini dell’esercito di Silvio, quando il giorno 1 agosto passarono alla storia per la clamorosa figuraccia: un attimo prima si esaltarono per l’assoluzione di Berlusconi in Cassazione, un attimo dopo scoprirono che il loro Silvietto era stato condannato al carcere.

Così, Giovanni Settanni, ne prendiamo uno a caso, potrebbe passare dalla gioia al dolore; Sandro Laera adesso qualcuno non lo vuole.

Ma il dramma, in tutto questo marciume della politica turese, trapela dalle rivelazioni dell’ex sindaco Onofrio Resta con cui, qualche ora fa, abbiamo intrattenuto una conversazione informale.

Sfruculiando di qua e di là, ascoltando quel che succede nelle sedi dei partiti, lontano dall’orizzonte degli elettori, scopriamo che Boccardi non ha un progetto politico per la città, starebbe solo razziando voti prima che la nave affondi, prendendosi gioco di servi e ingenui. Prende tutto quel che può prima della “fine del mondo”. Infatti, il suo giocattolo si sta già rompendo: ha sottratto come una pedina Sandro Laera da Impegno per Turi, sperando che, dopo la spaccatura, molti potessero spostarsi a destra. Così invece non sarà, dato che Impegno per Turi ha risposto picche al volpone stratega e molti, in Forza Italia, maldigeriscono già la candidatura di Laera.

Domandatevi se questo sia il bene per Turi. Se sia un progetto politico credibile, che non offenda la dignità e l’intelligenza umana.

“Visto che squadra, ah ah ah ah!” – ride di gusto, Resta, pensando a tutto questo. “Ah ah ah… che succede a Turi?” – domanda ironico.

Poi si fa serio: “Di che vi meravigliate, è il solito giochino che mette in atto Forza Italia, e di conseguenza il leader del nulla (Boccardi, ndr). Sta prendendo tutto quello che viene, così come sta accadendo a Bari, ciascuno sta cercando di presentarsi con un certo numero di voti, per poi presentare il conto a Roma. Insomma, si pensa solo alla propria poltrona. Tra l’altro – osserva Resta – nessuno a Bari pensa che il centrodestra, con questo gioco, sta perdendo ancora una volta la città. Comunque a me, per fortuna, tutto questo schifo non mi appartiene. Bisogna pensare a un progetto più serio. Devo ammettere che in questo momento il Nuovo Centro Destra si presenta bene. Il Partito Democratico ci dà speranza; nel senso che mi auguro per loro che non perdano, sarebbe un peccato proprio in un momento in cui il PD è di grande attualità, ed è un laboratorio interessante, con Renzi al comando. Ci sono momenti in cui forse, per il bene del paese, si possono fare anche degli accordi, anche con forze che sembrano lontane, in questo caso tra Ncd e Pd. A Rutigliano è successo. A Bari l’accordo è in discussione, certamente sarà fatto in altri comuni, perché non a Turi? E poi mica significa sposarsi, io dico che un fidanzamento si può ancora fare, si tratterrebbe di un fidanzamento a termine di 5 anni di attività amministrativa”.

Nella conversazione usciamo per un attimo dal piccolo mondo antico della politica nostrana. “Nel futuro di un grande partito moderato – confida Resta – secondo me ci sarà a capo Renzi. Taglieranno le estreme, Forza Italia e Ncd insieme non hanno un futuro. Ecco perché Renzi piace a molti del centrodestra e di centro. Perché ha atteggiamenti liberali e sta trattando alla pari con Confindustria e con i Sindacati, come non hanno mai fatto finora sia da destra, che da sinistra. Se Renzi saprà resistere, il futuro è moderato. Il futuro di Alfano non è con Forza Italia, a meno che non vadano via i falchi. Tornando a Turi, secondo me vincerà il partito che avrà più attrazione per il polo moderato. A Turi c’è uno spazio importante per i moderati, ed è a loro che ci rivolgeremo per vincere a Turi e a Rutigliano”.

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